Napoli-Stanford Le nuove sfide delle Digital Humanities

martedì 2 aprile 2019, ore 11.00
Museo di Fisica, via Mezzocannone 8
www.fedoapress.unina.it

 

Che cosa sono in grado di offrire, oggi, le Digital Humanities alla filologia, alla teoria, alla storia letteraria?

Quali paradigmi euristici, quali strumenti applicativi, quali strategie di rappresentazione grafica possono costituire un valore aggiunto ai fini sia dell’intelligenza dei testi che della loro trasmissione didattica?

Come può un procedimento condotto in camera asettica contribuire a far vedere in modo nuovo un’opera o una serie di opere della tradizione, illuminandone le latenze e dando vita a sorprendenti possibilità di analisi? A due anni dal ciclo di F2-Cultura DH Images.

Visualizzare la letteratura nell’universo di Turing , esce, per i tipi di Federico II University Press (e, in libero accesso, sul portale FedOA), la traduzione italiana dei saggi del LitLab di Stanford a lungo diretto da Franco Moretti, La letteratura in laboratorio : a inaugurare una nuova, diversificata collana di studi di DH, Digitalis Purpurea . Del volume, che è stato realizzato da una équipe di componenti dell’Opificio di Letteratura Reale (Antonio Bibbò, Mirta Cimmino, Sara de Simone, Luca Marangolo, Serena Messina, Pasquale Palmieri, Alfredo Palomba, Chiara Salierno, Valentina Sturli) guidata da Francesco de Cristofaro, Giuseppe Episcopo e Paola Di Gennaro, discutono con Moretti e con i curatori tre studiosi di formazioni e di competenze diverse: un sociologo della letteratura, una storica della lingua e un ingegnere informatico.

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