Corsage

25 marzo 2025
di Marie Kreutzer (2022, 1 ora e 54)

Nazione: Austria, Francia, Germania, Lussemburgo 

Genere: biografico, storico

Interpreti: Vicky Krieps (Elisabetta), Florian Teichtmeister (Francesco Giuseppe)

Trama: Vienna, 1877. L’imperatrice d’Austria e regina d’Ungheria Elisabeth di Baviera (Sissi) sulla soglia dei quaranta anni, è ossessionata dal timore di invecchiare e perciò pratica costantemente esercizi fisici e segue una dieta talmente ferrea da privarsi anche del cibo e si fa allacciare il corsetto sempre più stretto. Sissi è prigioniera di un matrimonio sempre più insoddisfacente nel quale non può esprimere liberamente la sua personalità e i suoi desideri. La sua crescente insofferenza si trasformerà in una profonda infelicità da cui l’imperatrice troverà una via di fuga…

Commento: Chi si ricorda del film “Sissi” di Ernst Marischka (1955) con protagonisti Romy Schneider e Karlheinz Böhm, se lo dimentichi perché vedrà rappresentata una imperatrice Elisabeth di Baviera totalmente diversa. Vicky Krieps, bellezza irregolare e folgorante che si è fatta conoscere al grande pubblico con la sua interpretazione in “Phantom Thread” di Paul Thomas Anderson (“Il filo nascosto”, 2017), da vita a una imperatrice non più boccoli e tenerezze, ma che rappresenta per il suo consorte un perenne ostacolo alla corretta adesione al protocollo di corte e alla serenità familiare. Il film di Marie Kreutzer ci porta nella mente di una donna ossessionata dalla bellezza, che crede essere la sua unica qualità, la cui perdita potrebbe costarle tutto. Il racconto, che potrebbe ricordare alla lontana l’operazione fatta da Sophia Coppola in “Marie Antoinette” (2006), ci presenta una Elisabeth forte, trasgressiva e che non si rassegna ad accettare passivamente la vita che le è stata riservata, così come dimostra l’anacronistico ma iconico dito medio che fa la sovrana. Il gesto suona come una voluta nota stonata nel quadro di rigore formale e realistico dell’ottima scenografia e degli ottimi costumi. «È comunque una metafora efficace quella del corsetto che dà il nome al titolo, entro il quale la società costringeva la “vita” delle donne, privandole persino del respiro. E tuttavia la regista non commette l’errore di fare di Elisabetta una martire, dandole anche un temperamento volubile ed egocentrico, con punte di narcisismo e di crudeltà verso le persone a lei vicine, donne comprese».

Riconoscimenti: presentato in anteprima nel 2022 nella sezione Un Certain Regard del settantacinquesimo Festival di Cannes, si è aggiudicato questo premio per la miglior interpretazione di Vicky Krieps.


 

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