22 aprile 2025
di Sam Mendes (2022, 1 ora e 55)
Nazione: Regno Unito, Stati Uniti d’America
Genere: drammatico, sentimentale
Interpreti: Olivia Colman (Hilary), Colin Firth (Donald Ellis), Toby Jones (Norman), Micheal Ward (Stephen)
Trama: 1981 Margate, costa settentrionale del Kent: la Gran Bretagna è in recessione ed è scossa da un razzismo endemico. Il cinema Empire brilla di mille luci e offre agli spettatori una via di fuga dalla realtà. Il suo gestore è Donald Ellis che si vede costretto a chiudere due delle sue quattro sale. Nonostante le difficoltà il cinema continua a essere gestito con passione dalla sua direttrice di sala Hilary Small. Hilary soffre di bipolarismo, prende il litio per curare un esaurimento nervoso da cui si sta lentamente riprendendo e ha una relazione extraconiugale tossica con cui Ellis che si approfitta della sua situazione generale di debolezza. Ma a cambiare le cose arriva Stephen, un giovane ragazzo nero che si lega velocemente a Hilary e i due si avvicinano, teneramente e appassionatamente, riaccendendo per Hilary la speranza di un futuro migliore…
Commento: il regista, sceneggiatore e produttore cinematografico britannico Samuel (Sam) Alexander Mendes, è stato insignito nel 2000 del titolo di Commendatore dell’Ordine dell’Impero Britannico per i suoi meriti in campo artistico e nel 2020 di quello di baronetto. L’eclettico Mendes ha diretto film come “American Beauty” (1999, premio Oscar come miglior regista), “Road to Perdition” (“Era mio padre”, 2002), “Revolutionary Road” (2008), “Skyfall” (2012) e “Spectre” (2015). Il cinema Empire al centro di questa pellicola è un cinema storico che esiste davvero e quando nel 1980 Sam Mendes aveva quindici anni, ci andò a vedere “The Blues Brothers” di John Landis. Scegliendolo come ambientazione della narrazione filmica, il regista ci introduce il contenuto autobiografico della sua opera, che si ispira alla musica, ai film e al clima politico che hanno influenzato la sua adolescenza, il cinema soprattutto, non quello dei grandi classici, ma dei film che si vanno a vedere al cinema anche solo per puro intrattenimento, ma che comunque diventano parte del nostro vissuto e della nostra formazione. Regale e appassionata come sempre nelle sue interpretazioni, sua maestà Sarah Caroline (Olivia) Colman, rende splendidamente il personaggio tormentato di Hilary e con la sua relazione con Stephen interpretato da Micheal Ward. Da un lato prospetta finalmente una evoluzione felice della vita del personaggio, facendo vivere allo spettatore l’emozione gioiosa da feel good movie, perché anche una donna sfortunata e infelice come Hilary, può essere felice. Da un altro lato, una lettura simbolica della trama e della vicenda dei due personaggi ci offre la rappresentazione di un futuro migliore possibile per una nazione come la Gran Bretagna che stava attraversando un periodo buio.
Riconoscimenti: Nel 2023 il film è stato candidato agli Oscar, ai British Academy Film Awards e ai Critics’ Choice Awards per la migliore fotografia (Roger Deakins) e ai Golden Globe per la migliore attrice in un film drammatico (Olivia Colman). È stato inoltre candidato nello stesso anno per il miglior film britannico e per il miglior attore non protagonista (Micheal Ward).