The United States vs. Billie Holiday

19 marzo 2024

di Lee Daniels (2021)

 

Titolo Italiano: Gli Stati Uniti contro Billie Holiday

Nazione: Stati Uniti d’America

Durata: 2 ore e 10 minuti

Genere: drammatico, musicale

Interpreti: Tone Bell, Andra Day, Da’Vine Joy Randolph, Garrett Hedlund, Natasha Lyonne, Tyler James Williams

Trama: Negli anni Quaranta l’icona della musica jazz Eleanora Fagan, in arte Billie Holiday[1], collezionava successi in tutto il mondo. Il governo federale statunitense decise di trasformare la cantante nel capro espiatorio di una dura battaglia contro la droga, prendendo di mira la sua fragile e complicata vita. Il fine ultimo delle azioni intraprese contro la cantante non era però legato alla droga, ma di impedirle di eseguire la canzone “Strange fruit”, grido di denuncia contro i linciaggi del governo degli U.S.A. e contributo essenziale per il movimento per i diritti civili…

Commenti: Risale al 1937 la prima proposta di legge presentata al Senato statunitense che chiedeva l’abolizione del linciaggio degli afroamericani che fu respinta. Lo ricorda una didascalia iniziale, una foto che mostra un gruppo di bianchi spettatori di un linciaggio, l’immagine di corpi straziati e impiccati. Questa come altre scene forti, ma necessarie, rendono il film adatto a un pubblico di spettatori adulti, anche perché Billie Holiday è stata sia un modello positivo di resistenza e di lotta per i diritti civili, che negativo con i suoi amori tumultuosi e le sue dipendenze da alcol, oppio ed eroina. Il sito Mymovies.it definisce e sintetizza in maniera perfetta la pellicola di Lee Daniels come la: “cronaca di una persecuzione e di un brano deflagrante, con una grande interprete all’altezza”. Con il pretesto della lotta alle droghe e il governo ha perseguitato la cantante in quanto personalità visibile per colpire tutta la comunità afroamericana. La sceneggiatura di “The United States vs. Billie Holiday” è stata  scritta da Suzan Lori-Parks[2], che ha realizzato un adattamento cinematografico tratto da un capitolo del libro di Johann Hari “Chasing the Scream: The First and Last Days of the War on Drugs” (2015) dedicato a Billie. In questo senso il personaggio dell’agente federale Jimmy Fletcher, messo alle costole dell’artista, rappresenta una graduale presa di consapevolezza sia da parte della cantante che del pubblico[3]. L’attrice Andra Day interpreta Billie Holiday per Lee Daniels in maniera potente. Per questo ruolo, per il quale l’attrice ha avuto molti riconoscimenti, si trasforma e ci trasmette tutta la complessità di donna inquieta e tenace, che ci ha lasciato un’eredità di canzoni indimenticabili interpretati da voce unica e inimitabile.

Riconoscimenti: Il film ha avuto numerosi riconoscimenti nel 2021 tra cui la candidatura al premio Oscar per la miglior attrice (Andra Day), ai Golden Globes per la migliore canzone originale (Andra Day e Raphael Saadiq per “Tigress & Tweed”) e se lo è aggiudicato per la migliore attrice in un film drammatico (Andra Day) ed è stato inoltre candidato ai Critics’ Choice Awards per la migliore attrice (Andra Day), per il miglior trucco, per la miglior canzone (Andra Day e Raphael Saadiq per “Tigress & Tweed”). Nel 2022 ha vinto anche un Grammy Award per la miglior raccolta di colonna sonora per i media visivi (Andra Day).

 

[1] Filadelfia 7 aprile 1915 – New York, 17 luglio 1959

[2] Premio Pulitzer per la drammaturgia nel 2002 per il testo “Topdog/Underdog”

[3][3] https://www.mymovies.it/film/2021/the-united-states-vs-billie-holiday/ (19 marzo 2024)

 

Recensione a cura di Fabrizia Venuta.

 

Posted in Cineforum in lingua originale 2023-2024.