The 15:17 to Paris

4 dicembre 2018
di Clint Eastwood (2018)

Titolo italiano: Ore 15:17 – Attacco al treno

Nazione: U.S.A.

Durata: 1 ora e 34 minuti

Genere: Biografico, drammatico

Interpreti: Judy Greer, Thomas Lennon, Anthony Sadler, Alex Skarlatos, Spencer Stone

Trama: 21 agosto 2015: poco dopo la partenza del treno veloce Thalys n. 9364 diretto a Parigi da Bruxelles, un terrorista belga di origine marocchina, Ayoub El Khazzani, sfodera il suo Kalashnikov pronto a compiere una strage. Sul treno viaggiano tre ragazzi americani in licenza, Anthony Sadler, Alex Skarlatos e Spencer Stone. Il fucile si inceppa e i ragazzi sventano l’attentato. Questa è la loro storia…

Commenti: Basato sull’autobiografia “The 15:17 to Paris: The True Story of a Terrorist, a Train, and Three American Heroes” di Jeffrey E. Stern, Spencer Stone, Anthony Sadler e Alek Skarlatos (2016), “The 15:17 to Paris” è stato diretto dal magnifico attore, regista, produttore cinematografico, compositore e politico statunitense Clinton “Clint” Eastwood Jr., una delle figure più celebri e rappresentative della cinematografia moderna[1]. Il due volte vincitore del Premio Oscar per la miglior regia, due come miglior film e un Irving G. Thalberg Memorial Award[2], un Premio César, sei Golden Globe e quattro David di Donatello, ha deciso non solo di raccontare questo atto di eroismo, ma di farlo interpretare da chi lo ha compiuto nella realtà. Questa scelta rischiosa si è rivelata vincente: la loro recitazione appare naturale nonostante si tratti della loro prima esperienza cinematografica e gli spettatori possono rivivere la vicenda, rappresentata con dovizia di particolari, attraverso gli occhi di chi la ha vissuta. Eastwood ha inoltre convinto a interpretare se stessi nel film anche le infermiere, i poliziotti e i detective francesi e Mark Moogalian, un passeggero ferito dopo aver cercato di fermare l’attentatore[3], con sua moglie. Da sottolineare quanto sia fuorviante il titolo del film, che crea nello spettatore l’aspettativa di un action movie incentrato sull’attentato, che si svolge in pochi minuti, mentre si tratta di un film sul percorso di formazione che ha condotto questi ragazzi ad agire da eroi. Gli eroi per Eastwood sono persone comuni con un altruismo e un senso del dovere non comuni. Dice il regista “a me affascinano sempre le persone che reagiscono in un certo modo nel corso di un evento catastrofico che potrebbe alterare tutto di una vita e che riescono a salvare la pelle propria e quella altrui”[4]. Nonostante la pellicola offra uno sguardo sull’America di oggi e sul suo bisogno di figure positive, nello stesso tempo tocca anche l’argomento difficile e quanto mai attuale anche in Italia delle armi. Il tema è notoriamente caro a Eastwood, che non ha mai nascosto il suo sostegno per la National Rifle Association (NRA) l’organizzazione che agisce in favore dei detentori di armi da fuoco degli Stati Uniti d’America e la libertà del porto d’armi[5]. Alla fine la strage fu evitata e ai tre ragazzi fu conferita la prestigiosa Légion d’Honneur, ma ciò purtroppo non impedì che si verificassero circa tre mesi dopo i tragici fatti di St.Denis, alcuni locali di Parigi e il Bataclan.

[1] https://it.wikipedia.org/wiki/Clint_Eastwood (29 novembre 2018).
[2] https://it.wikipedia.org/wiki/Premio_alla_memoria_Irving_G._Thalberg (29 novembre 2018).
[3] http://www.historyvshollywood.com/video/mark-moogalian-paris-train-attack-survivor-interview/ (29 novembre 2018).
[4] https://www.repubblica.it/spettacoli/cinema/2018/02/02/news/clint_eastwood-187723220/ (29 novembre 2018).
[5] https://it.wikipedia.org/wiki/National_Rifle_Association (29 novembre 2018).

 

 

Recensione a cura di Fabrizia Venuta.

Posted in Cineforum in lingua originale 2018-2019.