Sonora 2020. La poesia residente

 

4-8 maggio 2020

Dal maggio 2015, l’Università di Napoli Federico II ha creato Il poeta residente: un poeta viene invitato a risiedere in città per tenervi una serie d’incontri con la comunità dell’Ateneo, con le altre Istituzioni, con le scuole, con la cittadinanza. Negli anni si sono alternati poeti siciliani, sardi, romani, milanesi, napoletani, entrando nei Musei, nelle Scuole, nelle Aule dell’Università, nei luoghi più rappresentativi del territorio e dando così vita a più di trenta diverse occasioni di incontro, tra seminari, workshop, reading e performance.

Giunta al sesto anno, per la prima settimana di maggio 2020 l’iniziativa avrebbe dovuto allargarsi alle principali realtà cittadine che si occupano di Arte e Cultura, con l’intento di lasciare che la poesia potesse attraversare l’intero spazio urbano, consentendo a tutti – studenti, addetti ai lavori, giovani, cittadini – di stabilire un contatto diretto con la sua Voce.

In questo modo, Il poeta residente (2015-2019) sarebbe diventato Sonora 2020. La poesia residente, moltiplicandosi in cinque sedi e in cinque giorni di letture, eventi, conferenze, laboratori, incontri, in collaborazione con il MADRE, il MANN e il Conservatorio di Musica San Pietro a Majella.

In ciascuna di queste suggestive sedi museali e accademiche si sarebbe realizzata una dimensione specifica dell’esperienza poetica della contemporaneità, lasciando che voci, suoni, strumenti, segni e scritture si diffondessero in un territorio ricchissimo, denso di echi culturali e letterari. In particolare, Sonora 2020 prevedeva installazioni e occasioni di ascolto di materiali poetici. In questo modo la ricca e varia produzione poetica degli ultimi 70 anni sarebbe stata messa a disposizione dei cittadini, degli studenti, dei ricercatori e degli operatori nel campo delle arti facendo in modo che la poesia tornasse a Napoli per riprendere il posto che è sempre stato suo. Sonora 2020: poesia residente.

L’emergenza sanitaria che stiamo ancora vivendo ha reso impossibile mettere in atto un progetto che era già pronto, con accordi presi e installazioni già progettate e in parte anche già preparate. Sonora 2020 è diventato impossibile, per ora, perché richiedeva la presenza fisica di un pubblico che respirasse insieme alla Poesia, che co-spirasse con lei e con i suoi esecutori. La scommessa, in altri termini, era trovarsi insieme nell’ascolto.

Quel progetto è evidentemente impossibile, per oggi e ancora per qualche tempo, ma l’Università di Napoli Federico II si impegna per realizzarlo concretamente quando le condizioni sanitarie lo renderanno possibile. Per oggi, che è il 4 maggio di una ripresa verso la normalità della vita democratica e civile, la Federico II decide di festeggiare insieme alla sua comunità e a tutti coloro che amano l’arte e la poesia, offrendo degli ascolti di alcuni dei poeti che si sono avvicendati dal 2015 al 2019 e due brevi video in cui si presenta in maniera sintetica l’esperienza che abbiamo sin qui fatto insieme e il nuovo progetto che abbiamo adesso intenzione di realizzare.
Le ricerche scientifiche per il progetto Sonora sono state realizzate da Giuseppe Andrea Liberti e da Valentina Panarella. L’équipe guidata dal professore Alfano realizzerà, di concerto con le varie istituzioni coinvolte, le installazioni di ascolto poetico previste per l’iniziativa. I video presentati si avvalgono delle riprese di Ludovico Brancaccio.


 

Ascolti

Anedda

Antonella Anedda


Pusterla

Fabio Pusterla


Gabriele Frasca

Frasca-G


Video

Il poeta residente 2020

Sonora 2020. La poesia residente

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