William Shakespeare’s Romeo + Juliet

7 novembre 2023

di Baz Luhrman (1996)

Titolo italiano: Romeo + Giulietta di William Shakespeare

Nazione: U.S.A.

Durata: 2 ore minuti

Genere: drammatico

Interpreti: Claire Danes, Leonardo DiCaprio

Trama: Anni Novanta del secolo scorso: a Verona Beach, un sobborgo immaginario di Los Angeles, l’odio tra le famiglie dei Montagues (Montecchi) e dei Capulets (Capuleti), avversari in campo lavorativo, sfocia spesso violenti scontri. Una sera, i Capuleti organizzano una festa e Romeo, figlio dei Montecchi, innamorato di Rosalina, e il suo migliore amico Mercuzio, si travestono per entrarvi. Alla festa Romeo conosce Giulietta di cui si innamora ricambiato, senza sapere che è una Capuleti. Quando i due scoprono la verità sulle loro famiglie non si arrendono e sentono che questo non potrà distruggere il loro grande amore. Il resto è leggenda…

Commenti: Lettura in chiave postmoderna da parte del regista Baz Luhrmann dell’opera di Shakespeare. Il sessantunenne regista ha diretto solo sei lungometraggi, ma tutti indimenticabili: “Ballroom” (1992), “William shakespeare’s Romeo+Juliet” (1996), “Moulin Rouge!” (2001), “Australia” (2008), “The Great Gatsby” (2013) e “Elvis”. La sua versione di “Romeo and Juliet”, nonostante l’ambientazione contemporanea, mantiene il testo shakespeariano nella sua forma integrale: Capulet e Montague, amore e odio, vita e morte, omosessualità ed eterosessualità: il regista riaccende nella sua versione della tragedia shakespeariana un amore che, come il suo cinema, non trova limiti all’eccesso. Del resto nel 2021 il londinese Globe Theatre decise di inserire un avvertimento al pubblico in occasione di una nuova rappresentazione dell’opera, fornendo anche numeri di telefono di psicologi e consulenti per quanti sarebbero potuti rimanere turbati dagli episodi di suicidio, uso di droga e violenza contenuti nella trama[1]. Il film ha aperto le porte del successo al ventunenne Leonardo DiCaprio, regalandogli l’Orso d’argento per il miglior attore al Festival di Berlino[2].

Esistono oltre quaranta versioni cinematografiche di “Romeo and Juliet”, tra cui il film muto “Romeo und Julia im Schnee” di Ernst Lubitsch (1920), le versioni americane del 1936 di George Cukor e quella del 1961 “West Side Story” di Jerome Robbins e Robert Wise ispirata alla tragedia, con le musiche di Leonard Bernstein, che vinse dieci premi Oscar. Nel 1968 Franco Zeffirelli ne diresse un riadattamento che vinse due premi Oscar e nel 1987 Abel Ferrara trasse dalla tragedia il suo film “China Girl”. Nel 2011 esce invece la versione “gnomesca” a cartoni animati “Gnomeo and Juliet”, prodotta da Elton John e dalla Disney.

Molte sono le differenze con l’opera di Shakespeare[3], tra queste:

– la lite iniziale è scatenata nel film da alcuni Montecchi, mentre nella tragedia shakespeariana da alcuni Capuleti;

– nel film Abramo è un Capuleti, mentre nella tragedia è un Montecchi;

– la regina Mab descritta da Mercuzio nel suo discorso nel film è una droga, mentre nella tragedia è una regina;

– nel film la pozione che fa addormentare Giulietta ha effetto per venti ore, mentre nell’originale per quarantadue;

– nel film Romeo compra il veleno a Verona invece che a Mantova;

– nel film nella scena della morte dei due amanti, Giulietta si risveglia mentre Romeo sta bevendo il veleno e lui, sconvolto, muore tra le sue braccia, mentre nella tragedia Giulietta si risveglia quando lui è già morto.

Riconoscimenti: Il film ha avuto numerosi riconoscimenti, tra cui nel 1997 l’Orso d’Argento per il miglior attore (Leonardo DiCaprio) e il Premio Alfred Bauer (Baz Luhrmann). Lo stesso anno ha ottenuto la candidatura al Premio Oscar per la miglior scenografia (Catherine Martin e Brigitte Broch) e agli European Film Awards come Miglior film internazionale (Baz Luhrmann). Nel 1998 ha vinto il premio Bafta per la Miglior regia (Baz Luhrmann), la miglior sceneggiatura non originale (Craig Pearce e Baz Luhrmann), la miglior scenografia (Catherine Martin) e la miglior colonna sonora (Nellee Hooper). Il film è stato inoltre candidato al premio Bafta per la miglior fotografia (Donald McAlpine), per il miglior montaggio (Jill Bilcock) e per il miglior sonoro (Gareth Vanderhope, Rob Young e Roger Savage).

Colonna sonora: Bellissima la colonna sonora, pubblicata in due volumi:

Volume 1

#1 Crush – Garbage

Local God – Everclear

Angel – Gavin Friday

Pretty Piece of Flesh – One Inch Punch

Kissing You – Des’ree

Whatever (I Had a Dream) – Butthole Surfers

Lovefool – The Cardigans

Young Hearts Run Free – Kym Mazelle

Everybody’s Free (To Feel Good) – Quindon Tarver

To You I Bestow – Mundy

Talk Show Host – Radiohead

Little Star – Stina Nordenstam

You and Me Song – The Wannadies

 

Volume 2

Prologue

O Verona

The Montague Boys – con Justin Warfield degli One Inch Punch

Gas Station Scene

O Verona (Reprise)

Introduction to Romeo

Queen Mab Interlude

Young Hearts Run Free (Ballroom Version) – con Kym Mazelle, Harold Perrineau e Paul Sorvino

Kissing You Instrumental

Balcony Scene

When Doves Cry – Quindon Tarver

A Challenge

Tybalt Arrives – con Butthole Surfers e The Dust Brothers

Fight Scene

Mercutio’s Death

Drive of Death

Slow Movement – scritta da Craig Armstrong

Morning Breaks

Juliet’s Requiem

Mantua

Escape from Mantua – con Mundy

Death Scene

Liebestod (da Tristano e Isotta di Richard Wagner)

Epilogue

Exit Music (For a Film) – Radiohead (scritta per i titoli di coda del film, su richiesta del cantante del gruppo è assente dai due album.)

 

[1] https://www.repubblica.it/cultura/2021/08/21/news/romeo_e_giulietta_spettacolo_traumatico_il_globe_da_istruzioni_per_la_visione-314790501/ (5 novembre 2023).

[2] Vedi oltre in Riconoscimenti.

[3] https://it.wikipedia.org/wiki/Romeo_%2B_Giulietta_di_William_Shakespeare (5 novembre 2023).

 

 

Recensione a cura di Fabrizia Venuta.

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