23 aprile 2024

di Philippa Lowthorpe (2020)

Titolo italiano: Il concorso

Nazione: Gran Bretagna

Durata: 1 ora e 26 minuti

Genere: commedia, storico

Interpreti: Rys Ifans, Keira Knightley, Gugu Mbatha-Raw

Trama: Londra 1970. Ventesima edizione del concorso di Miss Mondo. Il Women’s Liberation Movement, capeggiato da Sally Alexander (Keira Knightley), decide di boicottare la finale della manifestazione, per denunciare il sistema patriarcale che tratta la donna come un oggetto. Ma Sally scoprirà che il mondo è fatto anche di tante sfumature di grigio e dovrà fare i conti anche con altri aspetti dell’emancipazione femminile, quale l’emancipazione dalla discriminazione razziale.

Commenti: In programmazione sugli schermi britannici nel marzo 2020, interrotta a causa della pandemia ”Misbehaviour” è una commedia intelligente che prende spunto da un fatto realmente accaduto: in un’edizione di Miss Mondo.

Contro ogni previsione che dava per favorita la biondissima Miss Svezia, vinse la nera Jennifer Hosten Miss Grenada. L’episodio potrebbe apparire frivolo, ma assunse un grosso significato: la vittoria di quest’ultima, infatti, sovvertì i “bianchi” criteri estetici dominanti, aprendo nuovi scenari. Inoltre, ci fa capire come tutto può essere relativo. Infatti, se per Sally, come per molte donne, un concorso di bellezza può essere considerato deprecabile e offensivo per il genere femminile, per una persona nera, all’epoca discriminata su tutti i fronti, vincere su una bianca in qualunque situazione si traduce automaticamente in un passo in avanti per la conquista dei diritti civili delle persone nere, continuamente discriminate ed escluse. Philippa Lowthorpe, che ha fatto parte del gruppo di registi che hanno realizzato la serie The Crown, affronta, con uno stile classico da commedia british, questo episodio che segnò una tappa del percorso del movimento di liberazione femminile. Simbolo un po’ di tutte le lotte per l’emancipazione da situazioni di ingiusta discriminazione, “Misbehaviour” è una pellicola che fa riflettere con garbo.

Recensione a cura di Fabrizia Venuta.