14 dicembre 2021, ore 17.45
proiezione per le scuole: 28 e 29 marzo 2022, ore 13.45
di Joachim Rønning (2019)
Titolo italiano: Maleficent – Signora del male
Nazione: U.S.A.
Anno: 2019
Durata: 1 ora e 58 minuti
Genere: Fantastico
Interpreti: Chiwetel Ejiofor, Elle Fanning, Angelina Jolie, Michelle Pfeiffer, Juno Temple, Sam Riley, Imelda Staunton
Consigliato per la visione: per tutti
Sito ufficiale italiano: https://disney.it/film/maleficent-signora-del-male
Trama: Cinque anni dopo la riunione dei regni, Aurora ha ricevuto il titolo di regina della Brughiera da Maleficent, che continua a difendere il regno da alcuni bracconieri che stanno rapendo le creature fatate. Ma la vita quotidiana di Aurora subisce una svolta inaspettata quando il principe Philip (Filippo) le chiede di sposarlo e lei accetta. Maleficent non è d’accordo, non si fida degli esseri umani che, a loro volta, la vedono come una perfida strega. Durante la cena di fidanzamento, la regina Ingrith, madre di Philip, provoca continuamente Maleficent e lei esprime la sua contrarietà al matrimonio. Ma Aurora si ribella e decide di restare al castello, ignara dei piani di Ingrith…
Commenti: Il regista Joachim Rønning riporta la storia di Maleficent nell’alveo sicuro della fiaba tradizionale: più spazio alla principessa, al mondo delle creature del bosco, alla storia di un amore felice e alla lotta tra il bene e il male. Non era semplice realizzare un prequel e un sequel della fiaba la “La Belle au bois dormant”[1] di Charles Perrault, rappresentata dalla Disney nel celeberrimo lungometraggio a cartoni animati del 1959, ma il tentativo è riuscito molto bene in entrambi i casi. Nel prequel “Maleficent” di Robert Stromberg del 2014, una delle cattive più iconiche della storia del cinema è mostrata in tutta la sua complessità e nella sua fragilità di creatura tradita dal suo amore che, materialmente e simbolicamente, le taglia le ali per portarle al re per ingraziarselo. Il sequel “Maleficent: Mistress of Evil” è un ottimo film di intrattenimento, che mantiene costantemente alta la tensione narrativa. I temi dell’inclusione, dell’accettazione della diversità (splendido il dialogo nel prequel sulle corna di Maleficent tra quest’ultima ed Aurora) e della protezione dell’ambiente, ad opera di Maleficent, Aurora e le creature fatate, è particolarmente sentito in un fantasy in cui il regno della creature magiche della brughiera si scontra e si confronta continuamente con quello degli uomini. Da entrambe le parti c’è chi vorrebbe una coesistenza pacifica e chi invece non crede che ciò sia possibile, ma il film cerca di far riflettere sull’inutilità di ogni conflitto. La pellicola propone anche due diversi modelli di leadership femminile e di maternità, incarnate da Maleficent e dalla regina Ingrith. Ottimi gli interpreti: dalla splendida Angelina Jolie (Maleficent), alla cattivissima Michelle Pfeiffer (la regina Ingrith), alla candida Aurora (Elle Fanning) all’ottimo Sam Riley, perfetto nei panni, o si dovrebbe dire nelle piume, dell’assistente di Maleficent Diaval (Fosco), corvo che lei ha salvato da un cacciatore e trasformato in essere umano, per poi però ritrasformarlo all’occorrenza in qualunque creatura le serva.
Riconoscimenti: “Maleficent: Mistress of Evil” è stato candidato agli Oscar per il miglior trucco e acconciatura nel 2020[2].
[1] La Bella Addormentata nel Bosco”.
[2] a Paul Gooch, Arjen Tuiten e David White.
Recensione a cura di Fabrizia Venuta.