28 novembre 2023
di Andreas Kleinert (2021)
Titolo italiano: Caro Thomas
Nazione: Germania
Durata: 2 ore e 37 minuti
Genere: biopic, drammatico
Interpreti: Joel Basman, Jella Haase, Peter Kremer, Jörg Schüttauf, Anja Schneider, Albrecht Schuch
Trama: Thomas Brasch (Albrecht Schuch) cresce nella Repubblica Democratica Tedesca (Deutsche Demokratische Republik – DDR), sognando di diventare uno scrittore. Quando il padre Horst lo manda a undici anni a frequentare la scuola per cadetti dell’esercito popolare, si capisce subito che Thomas non è disposto a collaborare. Mentre suo padre si prodiga per la DDR, la prima opera teatrale di Thomas viene vietata e dopo poco tempo viene anche espulso dalla scuola di cinema. Quando nel 1968 i carri armati attraversano Praga, scende in strada per manifestare. Suo padre lo denuncia alla Stasi[1] e Thomas finisce in prigione. Riuscirà a realizzarsi o finirà sempre più isolato nel proprio mondo tra immaginazione e realtà?
Commenti: Lo scrittore e regista per il cinema e la televisione Andreas Kleinert, nato a Berlino Est nel 1962, ha diretto: “Die Ewige Welle” (2019), “Hedda” (2016), “Die Frau Von Früher” (2012), “Endspiel” (Polizeiruf, 2008/2009), “Freischwimmer” (2006/2007), “Mein Vater” (2003), “Wer Hat Angst Vor Virginia Woolf” (2002), “Klemperer” (1999), “Wege In Die Nacht” (1998), “Verlorene Landschaft” (1992) e “Leb Wohl, Joseph” (1990). “Lieber Thomas” è un film appassionato che delinea in un elegante e drammatico bianco e nero, e con frequenti balzi in una dimensione onirica, la personalità complessa e anticonformista dell’artista, del suo conflitto interiore e del suo bruciante ardore creativo. La sua vita, fatta anche di molte relazioni romantiche vissute in maniera superficiale, si potrebbe sintetizzare con alcune parole chiave: negli anni Cinquanta la scuola militare, negli anni Sessanta Godard, negli anni Settanta la cocaina, negli anni Ottanta la partecipazione in concorso a Cannes e poi il progressivo decadimento che lo condusse ad una fine triste e solitaria nel 2001. Un film interessante per appassionati cinefili.
Riconoscimenti: Il film ha avuto dei riconoscimenti tra cui nel 2022 il Deutscher Filmpreis per il Miglior film, la Migliore Regia, la migliore sceneggiatura, la miglior Attrice non protagonista, il miglior attore e la migliore fotografia.
[1] Il Ministero per la Sicurezza di Stato (Ministerium für Staatssicherheit), meglio conosciuto come Stasi, è l’apparato di polizia segreta della DDR fondato nel 1950 per sostenere il potere della Partito socialista unificato tedesco (Sozialistische Einheitspartei Deutschlands – SED).
Recensione a cura di Fabrizia Venuta.