di Gilles de Maistre
26 febbraio 2024, ore 10:00 | 27 febbraio 2024, ore 10:00 | 28 febbraio 2024, ore 10:00 | 29 febbraio 2024, ore 10:00
Titolo italiano: Il Lupo e il Leone
Nazione: Francia
Anno: 2021
Durata: 1 ore 39 minuti
Genere: Avventura
Interpreti: Charlie Carrick, Derek Johnson, Molly Kunz, Graham Greene (II)
Trama: La giovane Alma è una promettente pianista, in lizza per la filarmonica di Los Angeles. Il nonno a cui è molto legata vive da solo tra i boschi canadesi in cui Alma ha trascorso l’infanzia. Un giorno viene informata della morte del nonno e si reca subito nella casa nel bosco. Qui fa amicizia con una femmina di lupo artico che faceva spesso visita al nonno. Una mattina, dopo una violenta tempesta, le cade “dal cielo” tra le braccia un cucciolo di leone scampato a un atterraggio aereo di emergenza. Tornata a casa la lupa spaventata le porta anche il suo cucciolo e dopo poco scompare. Alma non se la sente di abbandonare i cuccioli ripartendo e si trova a doverli crescere. I due diventano inseparabili e la ragazza cerca di proteggerli in tutti i modi dai tanti pericoli in agguato fuori dalla casa del nonno….
Commenti: Girato lungo un arco temporale di 36 mesi dal regista Canadese Gilles de Maistre e co-sceneggiato con la moglie Prune, come “Mia et le Lion Blanc” (2018) anche “Le Loup et le Lion” ci regala un’esperienza visiva ed emozionale uniche. Nel girare il film sull’isola del Lac Sacacomie, a due ore dal Quebec, in una splendida riserva naturale, il regista si è avvalso dell’addestratore Andrew Simpson[1] famoso per la sua capacità di lavorare con i lupi. Il regista ha compiuto un continuo lavoro di riscrittura del testo per adattare al racconto l’effettivo comportamento sul set del lupetto e del leoncino. De Maistre, che è anche documentarista, ha ripreso i due cuccioli senza imporre loro forzature e ha montato la storia in base alla vera interazione tra i due animali e gli altri componenti del cast[2]. Dice Gilles De Maistre: «Abbiamo dovuto costantemente adattare la storia. Non abbiamo mai forzato gli animali. Ogni giorno Andrew preparava gli animali, ma se qualcosa non funzionava, la scena veniva rimandata e ripensata»[3]. Il regista ha cercato di non guardare mai le cose da un unico punto di vista evidenziando, ad esempio, come la sicurezza degli esseri umani non sia mai seconda a quella degli animali. Su un punto, tuttavia, è fermo: condanna senza mezzi termini la pratica di utilizzare gli animali nel circo, magari sedandoli per renderli più docili. «Il film di de Maistre è pervaso dall’inizio alla fine da due sentimenti solo all’apparenza contrastanti: la meraviglia che scaturisce dalla bellezza di un ambiente tra i più belli e incontaminati del globo e un senso di malinconia che prende le mosse dalla circostanza luttuosa iniziale ma poi si trasforma senza sparire, adattandosi a diversi movimenti del racconto e, a turno, a ciascuno dei personaggi coinvolti. È la malinconia che deriva da un dilemma difficilmente risolvibile, che riguarda le conseguenze della presunta civilizzazione dell’uomo sul regno animale e la scarsa fiducia che gli uomini hanno finito per avere nei confronti degli animali. Tutto ciò viene messo in parole alla fine del film, in una collocazione che denuncia senza mezzi termini l’importanza di questo discorso per gli autori, tale da rinunciare ad un finale interamente trionfalistico»[4].
[1] L’addestratore ha ottenuto grandi riconoscimenti a livello internazionale per la serie “Game of Thrones”
[2] https://www.ciakmagazine.it/news/il-lupo-e-il-leone-il-regista-gilles-de-maistre-una-storia-vera-girata-senza-forzature/ (25 febbraio 2024)
[3] https://www.repubblica.it/spettacoli/cinema/2022/01/13/news/il_lupo_e_il_leone_la_favola_vera_dell_incontro_fra_due_cuccioli_speciali-333556930/ (25 febbraio 2024)
[4] https://www.mymovies.it/film/2021/il-lupo-e-il-leone/ (25 febbraio 2024)
Recensione a cura di Fabrizia Venuta