26 novembre 2024
di Adrian Lyne (1983, 1 ora e 35)
Titolo originale: Flashdance
Nazione: Stati Uniti d’America
Anno: 1983
Durata: 1 ora e 36 minuti
Genere: Musicale
Interpreti: Belinda Bauer, Jennifer Beals, Michael Nouri
Trama: Alex Owens si guadagna da vivere a Pittsburgh come operaia in un’acciaieria e la sera lavora come ballerina in un locale. La sua vera passione è la danza, che coltiva nel suo tempo libero, complice un’anziana amica ex ballerina di danza classica. Alex viene anche notata dal suo datore di lavoro. Riuscirà a realizzare il suo sogno e ad essere ammessa ad una scuola di danza…?
Commento: Il regista britannico Adrian Lyne ottenne con “Flashdance” il suo primo grande successo di pubblico e di incassi: il film incassò infatti oltre novanta milioni di dollari solo negli Stati Uniti e arrivò ad incassare circa duecento milioni di dollari a livello mondiale a fronte di un budget di realizzazione di sette milioni di dollari. In seguito non gli sono mancate pellicole di successo per il grande pubblico adulto, come “9½ Weeks” (1986), “Fatal Attraction” (1987), “Indecent Proposal” (1993) o “Unfaithful” (2022), ma “Flashdance” resta il suo trampolino di lancio, oltre ad essere un film che conserva una freschezza e una modernità che lo porta a continuare ad essere programmato con frequenza come classico in televisione. La chiave di questo successo perdurante dagli anni Ottanta risiede in buona parte nelle musiche trascinanti composte da Giorgio Moroder, che fecero di questa colonna sonora uno degli album più venduti del decennio. Ma anche nell’intrecciare con leggerezza al racconto di formazione e alla storia d’amore della protagonista uno tra i più classici dei: mai rinunciare ai propri sogni né arrendersi di fronte alle difficoltà. Messaggio espresso esemplarmente nella scena finale del film, catartica ed entusiasmante, che a distanza di quarantuno anni continua a trascinarci irrefrenabilmente rendendo impossibile in controllo dei piedi durante l’ascolto del brano premiato con l’Oscar “Flashdance… What a Feeling”.
Colonna sonora:
– “Flashdance… What a Feeling”, Giorgio Moroder, Keith Forsey e Irene Cara
– “He’s a Dream”, Shandi
– “Love Theme from Flashdance”, Helen St. John
– “Manhunt”, Karen Kamon
– “Lady, Lady, Lady”, Joe Esposito
– “Imagination”, Laura Branigan
– “Romeo”, Donna Summer
– “Seduce Me Tonight”, Cycle V
– “I’ll be here where the heart is”, Kim Carnes
– “Maniac”, Michael Sembello
Riconoscimenti: Il film ha ottenuto numerose candidature e vinto nel 1984 sia il Golden Globe che il premio Oscar per la “migliore canzone” (“Flashdance… What a feeling”), nonché il Golden Globe per la “migliore colonna sonora” (Giorgio Moroder) e il premio BAFTA per il “miglior montaggio” (Bud S. Smith e Walt Mulconery).
Curiosità:
– Prima che ad Adrian Lyne, la regia del film fu offerta a David Cronenberg, che rifiutò, e a Brian De Palma che era già impegnato nelle riprese di “Scarface” (1983).
– La protagonista Alex/Jennifer Beals è sempre sostituita nelle scene di danza da una delle sue quattro controfigure. La controfigura principale è stata l’attrice e ballerina francese Marine Jahan, ma la famosa scena finale in cui la protagonista si lancia al rallentatore e sembra volare durante l’audizione, Alex è stata interpretata dalla ginnasta Sharon Shapiro. Nella stessa scena la breve performance di breakdance è svolta da una controfigura uomo, Richard Colòn, noto con il nome d’arte Crazy Legs.
Recensione a cura di Fabrizia Venuta