Elvis

20 febbraio 2024

di Baz Luhrman (2022)

 

Nazione: Australia, U.S.A.

Durata: 2 ore e 39 minuti

Genere: biografico, drammatico, musicale

Interpreti: Austin Butler, Tom Hanks

Trama: 20 gennaio 1997: il colonnello Tom (Hanks) Parker, controverso manager di Elvis Aaron Presley sta morendo e prima che ciò accada vuole raccontare la sua verità sul re del rock. È lui la voce narrante del film, che si apre con l’epifania della musica per Elvis bambino, unico bianco in una comunità di neri, che fu talmente pervaso dalle sonorità e dall’espressività corporea del gospel e del soul da farlo diventare da adulto (interpretato da Austin Butler) oltre che un’icona della musica e del costume, una sorta di fenomeno: un cantante bianco capace di sintetizzare nella sua voce e nella sua musica influenze country e blues. Di quest’ultimo genere musicale il colonello Parker gli sentì interpretare a Memphis la canzone “That’s All Right, Mama” e decise di volerne diventare manager. Ci riuscì e accompagnò il cantante tra alterne vicende per tutta la sua carriera, con un misto di affetto e interesse, condizionandone a volte la vita con il solo scopo di salvaguardare la propria, fino alla morte dell’attore e cantante avvenuta per arresto cardiaco[1]

Commenti: Atteso e discusso, “Elvis” di Baz Luhrmann ha avuto la sua première a settacinquesimo Festival di Cannes (2022) di cui è stato uno degli eventi più attesi e ha poi incassato cento milioni di dollari nei soli Stati Uniti. Il regista australiano di “William Shakespeare’s Romeo + Juliet” (1996), “Moulin Rouge!” (2001) e “The Great Gatsby” (2013) riesce come nessun altro a combinare suoni e immagini come in un video musicale. Luhrmann avrebbe voluto tanto incontrare Elvis Presley, ma la sua morte aveva reso quel sogno impossibile, ma nulla al cinema lo è. E così affida questo incontro trasposto sul grande schermo e decide di raccontarne la vita attraverso gli occhi del suo controverso manager. Il regista affida il ruolo di protagonista all’affascinante Austin Butler, già scelto da Jarmusch e da Tarantino che lo fa al suo meglio, ma bisogna dire che Elvis era unico anche per la sua fisicità, le sue movenze, davvero impossibili da replicare alla perfezione. La narrazione filmica e arricchita da sequenze di repertorio, come l’assassinio di Martin Luther King e di Bob Kennedy, che connotarono la storia statunitense ai tempi di Elvis ed ebbero naturali ripercussioni sui cittadini statunitensi compreso l’artista e la sua relazione sia con la musica che con il suo pubblico, su cui si concentra molto l’attenzione di Luhrmann[2]. Le interpretazioni dei due protagonisti sono magistrali: il personaggio del Colonnello Parker rappresenta una pietra miliare della filmografia del Hanks, così come sarà  difficile dimenticare la scena in cui Butler/Presley sale sul palco mostrando le sue doti di showman e manda in visibilio uno stuolo di ragazze ancheggiando per la prima volta il bacino, con un gesto sexi divenuto iconico che successivamente gli varrà l’appellativo di “Elvis The Pelvis”, più volte rigettato dall’artista.

Riconoscimenti: Nel 2023 il film ha ottenuto una valanga di riconoscimenti, tra cui:

– otto candidature agli Oscar: miglior film, miglior montaggio (Matt Villa e Jonathan Redmond), miglior sonoro (David Lee, Wayne Pashley, Andy Nelson e Michael Keller), miglior trucco e acconciatura (Mark Coulier, Jason Baird e Aldo Signoretti), migliore attore protagonista (Austin Butler), migliore fotografia (Mandy Walker), migliore scenografia (Catherine Martin, Karen Murphy e Beverley Dunn), migliori costumi (Catherine Martin);

– ai Golden Globes ha ottenuto due candidature [miglior film drammatico, miglior regista (Baz Luhrmann)] e ha vinto nella categoria migliore attore in un film drammatico (Austin Butler);

– ai British Academy Film Awards ha avuto cinque candidature [miglior film, miglior montaggio (Jonathan Redmond e Matt Villa), miglior sonoro (Michael Keller, David Lee, Andy Nelson e Wayne Pashley), migliore fotografia (Mandy Walker) e migliore scenografia (Catherine Martin, Karen Murphy e Bev Dunn)] e ha vinto il premio per il miglior trucco e acconciatura (Jason Baird, Mark Coulier, Louise Coulston e Shane Thomas), il migliore attore protagonista (Austin Butler) e i migliori costumi (Catherine Martin);

– una candidatura ai David di Donatello per il miglior film straniero.

Colonna sonora: La colonna sonora, con “If I Can Dream” interpretato come brano di chiusura dai Måneskin, è stata curata da Elliott Wheeler e unisce spesso le musiche dell’epoca con sonorità più contemporanee.

  1. Suspicious Minds (Vocal Intro) – Elvis Presley
    2. Also Sprach Zarathustra/An American Trilogy – Elvis Presley
    3. Vegas – Doja Cat
    4. The King and I – Eminem & CeeLo Green
  2. Tupelo Shuffle – Swae Lee & Diplo
    6. I Got A Feelin’ In My Body – Elvis Presley & Stuart Price
    7. Craw-Fever – Elvis Presley
    8. Don’t Fly Away (PNAU Remix) – Elvis Presley & PNAU
    9. Can’t Help Falling in Love – Kacey Musgraves
    10. Product of the Ghetto – Nardo Wick
    11. If I Can Dream – Måneskin
    12. Cotton Candy Land – Stevie Nicks & Chris Isaak
    13. Baby, Let’s Play House – Austin Butler
    14. I’m Coming Home (Film Mix) – Elvis Presley
    15. Hound Dog – Shonka Dukureh
    16. Tutti Frutti – Les Greene
    17. Strange Things Are Happening Every Day – Yola
    18. Hound Dog – Austin Butler
    19. Let It All Hang Out – Denzel Curry
    20. Trouble – Austin Butler
    21. I Got A Feelin’ In My Body – Lenesha Randolph
    22. Edge of Reality (Tame Impala Remix) – Elvis Presley & Tame Impala
    23. Summer Kisses/In My Body – Elvis Presley
    24. ’68 Comeback Special (Medley) – Elvis Presley
    25. Sometimes I Feel Like A Motherless Child – Jazmine Sullivan
    26. If I Can Dream (Stereo Mix) – Elvis Presley
    27. Any Day Now – Elvis Presley
    28. Power of My Love – Elvis Presley & Jack White
    29. Vegas Rehearsal/That’s All Right – Austin Butler & Elvis Presley
    30. Suspicious Minds – Elvis Presley
    31. Polk Salad Annie (Film Mix) – Elvis Presley
    32. Burning Love (Film Mix) – Elvis Presley
    33. It’s Only Love – Elvis Presley
    34. Suspicious Minds – Paravi
    35. In the Ghetto (World Turns Remix) – Elvis Presley & Nardo Wick
    36. Unchained Melody (Live at Ann Arbor, MI) – Elvis Presley.

 

[1] cosa lo abbia causato e se sia stata proprio questa la causa, non è stato mai stato del tutto chiarito, ma prevalgono le due ipotesi sull’arresto cardiaco causato o da un abuso di farmaci o da uno shock anafilattico provocato da una parziale allergia alla codeina presa per un mal di denti di cui soffriva da giorni e che stava assumendo in dosi massicce

[2] https://www.ciakmagazine.it/recensioni/elvis-la-recensione/ (18/02/2024)

 

Recensione a cura di Fabrizia Venuta.

Posted in Cineforum in lingua originale 2023-2024.