di Susan Seidelman
12 novembre 2024, ore 17:30
Titolo originale: Desperately Seeking Susan
Titolo italiano: Cercasi Susan Disperatamente
Nazione: Stati Uniti d’America
Anno: 1985
Durata: 1 ora e 24 minuti
Genere: Commedia
Interpreti: Rosanna Arquette, Louise Veronica Ciccone (Madonna), Aidan Quinn, John Turturro
Trama: Roberta è una casalinga annoiata che nel cercare qualcosa per interrompere la monotona routine delle sue giornate, si imbatte in uno strano annuncio su un quotidiano: “Cercasi Susan disperatamente”. Si troverà coinvolta nelle (dis)avventure della stravagante Susan che ha rubato un paio di orecchini d’oro, inconsapevole del fatto che erano dei preziosi reperti egizi, a un suo amante prima che fosse assassinato. Inseguita da un sicario incaricato di recuperare i gioielli che la scambia per Susan, a causa di una temporanea perdita di memoria si troverà a dover ricostruire la sua identità e ad essere immersa nel mondo avventuroso e anticonvenzionale di Susan. Roberta si libererà di una vita insoddisfacente e banale e si aprirà a nuove esperienze e occasioni…
Riflessioni, da un articolo di Paolo Armelli[1]: Il film, distribuito nel 1985, divenne subito un cult perché tra i tanti film ambientati in quegli anni a New York, è stato uno dei pochi capace di mettere in scena quell’edonismo un po’ sporco e marginale, espressione di un diffuso malessere di una parte di quella generazione che non si riconosceva nella borghesia a lei contemporanea e cercò di reagire alle difficoltà con grande vitalità e creatività. “Desperately Seeking Susan” è un film al femminile: dalla regista che vide nel nome della protagonista un segno per girarlo, alla sceneggiatrice Leora Barish, alle protagoniste, tra cui l’esordiente Louise Veronica Ciccone che, con il nome di Madonna, sarebbe diventata una delle grandi star del pop dagli anni Ottanta del suo esordio in questo film in poi. Pare che Madonna la spuntò su attrici del calibro di Barbra Streisand a Melanie Griffith, in quanto diva in ascesa, cosa che portò anche alla scelta dell’altra protagonista, Rosanna Arquette, al fine di catturare il pubblico giovane. Roberta/Arquette doveva essere la protagonista del film, il quale ci racconta la sua storia e la sua emancipazione da donna sposa a donna libera, ma poi la reale protagonista è risultata essere Susan/Ciccone, come a volte accade al di là delle intenzioni della regista, e la stessa Rosanna Arquette ha sempre considerato questo come “il film di Madonna”. Di fatti, a parte il musical “Evita” di Alan Parker (1996), la carriera cinematografica di Madonna non è stata delle più brillanti, ma Susan resta il suo ruolo forse più iconico e apprezzato e quello che le spianò la strada verso il successo, dato il clamore e i risultati ottenuti al botteghino. Il film riassume nel personaggio liberatorio e spregiudicato di Susan, molti dei pilastri su cui la poliedrica artista e grande manager di sé stessa avrebbe fondato la sua carriera, a partire dalla centralità della lotta per liberazione femminile portata avanti negli anni in maniera provocatoria e spregiudicata. All’epoca il film lanciò anche una moda, quella dei/delle madonnari/e che si diffuse in tutto il mondo che fondeva in modo stravagante new wave, punk rock, romanticismo e barocco cattolico: pizzi, tutù, canotte traforate, leggings, chiodi di pelle, catene, lunghe collane, crocifissi, foulard, stivaloni e calzettoni a vista, oltre a cotonature astronomiche e femministi peli non rasati sotto le ascelle. Vestirsi è sicuramente anche essere un significante di identità personale e un modo per esprimere la propria necessità di essere liberi, sperimentatori, folli, ironici e anche innamorati non avendo paura di cercare “disperatamente” la propria strada anche attraverso un annuncio privato su un quotidiano.
Musiche: Madonna ha inciso nel 1985 il brano “Into the groove”, premiato dalla rivista Billboard come “Single Dance del decennio”[2], per la colonna sonora del film. Successivamente lo ha incluso nella ristampa del suo secondo album in studio “Like a Virgin” dello stesso anno. Nel 2003 la cantante ha riscritto la canzone con il titolo “Into the Hollywood Groove” reinterpretandola con la rapper Missy Elliot per la pubblicità di una nota marca di jeans.
Riconoscimenti: Nel 1986 il film è stato candidato come “miglior film” al Festival di Cannes e ha ottenuto la stessa candidatura ai Golden Globe oltre a quella per la “miglior attrice non protagonista” (Rosanna Arquette) ottenuta anche ai premi BAFTA. Nel 1986 è stato candidato ai premi César come “miglior film straniero” e nel 2023 è stato selezionato per la conservazione nel National Film Registry degli Stati Uniti dalla Biblioteca del Congresso come “culturalmente, storicamente o esteticamente significativo”.
Recensione a cura di Fabrizia Venuta
[1] Vogue Italia, 4 giugno 2024 (https://www.vogue.it/article/cercasi-susan-disperatamente-madonna-stile-trama-nouvelle-vogue, 9 novembre 2024)
[2] https://it.wikipedia.org/wiki/Into_the_Groove#cite_note-27 (10 novembre 2024).