Babylon

05 marzo 2024

di Damien Chazelle (2022)

 

Nazione: U.S.A.

Durata: 3 ore e 9 minuti

Genere: drammatico

Interpreti: Diego Calva, Brad Pitt, Margot Robbie

Consigli per la visione: vietato ai minori di 14 anni

Trama: Nella scintillante Hollywood degli anni Venti, si consuma il passaggio traumatico dal cinema muto a quello sonoro. Nel corso di un party scatenato si incontrano l’aspirante attrice Nellie (Margot Robbie) e il messicano Manuel (Manny, Diego Calva), che lavora presso la casa di produzione Keystone. Dopo la morte per overdose di un’attrice, Nellie ha l’occasione di sfondare, mentre Manny, innamorato di lei cerca di proteggerla. Ma incapace di adattarsi al sonoro e travolta dalla relazione con la cantante Lady Fay Zhu, Nellie si perde in una spirale d’autodistruzione, mentre Manny sembra farcela anche grazie all’amicizia con il divo del cinema Jack Conrad (Brad Pitt), benevolo ma donnaiolo e alcolista, scalando i vertici della nuova Babilonia….

 

Commenti: “Babylon” di Damien Chazelle è una storia di ambizioni ed eccessi che ripercorre l’ascesa e la caduta di molti personaggi in un’epoca di sfrenata decadenza durante il passaggio tra il cinema muto e il sonoro, descritta come una specie di festa inarrestabile per le occasioni che si perdevano e quelle che si prospettavano. Questa contrapposizione tra le due tipologie di cinema offre la possibilità di affrontare anche temi importanti come il razzismo e il sessismo, che hanno talvolta tristemente connotato la fabbrica dei sogni. Dice il critico cinematografico Antonio Monda: «lungo, eccessivo e a momenti volutamente ripugnante, il film è pieno anche di momenti riusciti, ispirati e ironici, e conferma il talento di un cineasta pieno di entusiasmo ed energia che ama il cinema classico. (…) Ci troviamo insomma di fronte a una pellicola in cui la passione va di pari passo con la cultura, come del resto è evidente dai riferimenti palesi e gli ammiccamenti occulti: il personaggio di Nellie La Roy, interpretato magnificamente da Margot Robbie, è un ritratto di Clara Bow[1] che come lei aveva, tra le altre cose, la madre ricoverata in un ospedale psichiatrico. E Jack Conrad, il divo a cui presta il fisico e il talento Brad Pitt, altri non è altri che John Gilbert[2], che, come il personaggio immaginario, non riuscì a sopravvivere all’avvento del sonoro. Lady Zhai Fu ha le sembianze di Anna May Wong, la prima diva orientale, ma è abbigliata come Marlene Dietrich diretta da Joseph von Sternberg, mentre il regista europeo, interpretato da Spike Jonze, è un riferimento a Erich von Stroheim[3]. Questo film piacerà molto ai cinefili per le infinite citazioni, a partire da un ballo tra due donne che omaggia “Il conformista” di Bernardo Bertolucci (1970) sino al finale che ricorda quello di “Nuovo cinema Paradiso” di Giuseppe Tornatore (1988). (…) Chazelle non cede alla debolezza di un approccio moralista e capisce che a Hollywood il bene e il male sono intrecciati costantemente[4]». Un ruolo sempre fondamentale nei film di Chazelle lo ha la musica, particolarmente in questo film per la funzione centrale che ha sia nel cinema muto che in quello parlato. La colonna sonora originale del film è composta da quarantotto brani, in oltre due ore di musica originale, firmati dal premio Oscar Justin Hurwitz [che aveva già curato le colonne sonore dei film di Chazelle “Whiplash” (2014), “La LA Land” (2016), e “First Man” (2018)] e lanciata dai brani “Call Me Manny” e “Voodoo Mama”.

Riconoscimenti: Nel 2023 il film ha avuto una valanga di riconoscimenti: ha vinto un Golden Globe per la Migliore colonna sonora originale (Justin Hurwitz) ed è stato candidato per il miglior film commedia o musicale, per il miglior attore in un film commedia o musicale a (Diego Calva), per la migliore attrice in un film commedia o musicale (Margot Robbie) e per il miglior attore non protagonista (Brad Pitt). É stato candidato al premio Oscar per la migliore scenografia (Florencia Martin e Anthony Carlino), per i migliori costumi (Mary Zophres) e per la migliore colonna sonora (Justin Hurwitz); ha vinto poi, e ci si ferma qui, un British Academy Film Awards per la miglior scenografia (Florencia Martin e Anthony Carlino) ed è stato candidato per i migliori costumi (Mary Zophres) e per la miglior colonna sonora (Justin Hurwitz).

 

[1] attrice statunitense (1905-1965) che avendo partecipato a quarantasei film muti e a undici film sonori, diventò un’icona del cinema, soprattutto degli anni ruggenti di cui fu forse la sex symbol più rappresentativa (https://it.wikipedia.org/wiki/Clara_Bow, 4 marzo 2024).

[2] attore statunitense (1897-1936) tra gli attori del muto più pagato ad Hollywood, fece un debutto deludente nel sonoro [https://it.wikipedia.org/wiki/John_Gilbert_(attore), 4 marzo 2024]

[3] attore, regista e sceneggiatore austriaco naturalizzato statunitense, (1885-1957) famoso per i suoi ruoli da cattivo (https://it.wikipedia.org/wiki/Erich_von_Stroheim, 4 marzo 2024)

[4] https://www.repubblica.it/spettacoli/cinema/2023/01/19/news/babylon_al_cinema-384136507/ (4 marzo 2024)

 

Recensione a cura di Fabrizia Venuta.

Posted in Cineforum in lingua originale 2023-2024.