Als wir träumten

5 novembre 2019, ore 17:45
di Andreas Dresen (2015)

Durata: 1 ora e 57 minuti

Genere: Drammatico

Interpreti: Joel Basman (Mark), Ruby O. Fee (Sternchen), Frederic Haselon (Paul), Marcel Heuperman (Pitbull), Julius Nitschkoff (Rico), Merlin Rose (Dani)

Trama: Dani, Rico, Paul e Mark compagni di scuola nella ex Germania est, sono sottoposti a costrizioni ideologiche, ma anche al sicuro in una quotidianità sotto controllo e senza sorprese. Con il crollo del muro di Berlino il 9 novembre 1989, si ritrovano da un giorno all’altro catapultati in una nuova realtà fatta di libertà e, apparentemente, assenza di regole. I ragazzi trascorrono le loro serate tra alcool, droghe, furti di auto e vandalismo. Si troveranno ad affrontare gruppi neonazisti e un futuro molto diverso da quello che si sarebbero aspettati sull’onda dell’euforia suscitata della caduta del muro…

Commenti: Il film è tratto dall’omonimo romanzo di Clemens Meyer del 2006, in cui si raccontano i forti contrasti vissuti dalla generazione che ha vissuto in prima persona il crollo del muro di Berlino: le possibilità prospettate e la loro negazione, la violenza generata dalla ricerca di un’identità in parte perduta con il crollo dell’ideologia socialista e tutto l’amore che i protagonisti di questa storia saprebbero dare. I battiti della musica tecno, sottolineati da un’ottima fotografia, coprono le voci e annebbiano le percezioni coprendo il degrado evidente per le strade di Lipsia. Nel dialogo tra due dei protagonisti uno dice all’altro: “Senti le sirene della polizia Dani? Questa è la nostra canzone”. Indirizzato ad un pubblico di spettatori giovani, “Als wir träumten” è un film solido e mai noioso, con scelte di regia ben motivate, in un crescendo di situazioni in cui i protagonisti devono riuscire a confrontarsi con una realtà che spesso si rivela molto più dura di quanto si sarebbero aspettati. Di fatto sono sempre le nuove generazioni a vivere sulla propria pelle i grandi cambiamenti; in particolare gli adolescenti (…) che negli anni Ottanta erano indottrinati nella ex DDR dagli insegnanti ai valori socialisti ed educati a considerare il loro fazzoletto rosso come il simbolo la bandiera di una realtà ideale? Cosa ne è stato dei loro sogni? Andreas Dresen racconta questa generazione disgregata e la analizza dall’interno delle dinamiche di un gruppo di ragazzi cresciuti in una Germania che non esiste più. Le ideologie sono rimaste sepolte sotto le macerie del muro, così come i loro sogni, e all’epoca dei fatti, la vigilia degli anni Novanta, non vogliono altro che stordirsi e non pensare (…) e cercare il piacere nel sesso e nella violenza. I ragazzi iniziano a rendersi conto che nel presente non esistono le basi per una politica credibile e per un futuro auspicabile. Dresen racconta la storia dal punto di vista di chi guarda la Germania contemporanea (…) dal basso dei sobborghi e di chi ha subito gli eventi senza comprendere fino in fondo i giochi di potere che li hanno guidati[1]. Dice il regista: “La Germania socialista era stata costruita come un mondo sicuro, dove lo Stato offriva qualcosa, ricordo ad esempio i corsi di cucina a scuola: c’era un interesse ad adattare i ragazzi al mondo che si era costruito da questa parte del muro. Abbiamo fatto tante cose utili, però allo stesso tempo era un mondo orribile e alquanto noioso. Dopo la caduta del muro i giovani si sono trovati da soli, nessuno si è preso la briga di aiutarli. La metafora che mi viene da fare è quella di tanti pesci dentro un acquario che si ritrovano da un momento all’altro nel mare (dove) finalmente potevi nuotare ovunque. Il problema è che la fuori c’erano i pesci più grossi, anche se, ovviamente, di tornare dentro l’acquario nessuno aveva la ben che minima intenzione”[2]

Riconoscimenti: Il film è stato candidato all’Orso d’Oro alla Berlinale del 2015.

 

[1] http://shakemovies.com/berlinale-65-als-wir-traumten-andreas-dresen/ (1 novembre 2019).
[2] http://xl.repubblica.it/articoli/berlinale-2015-as-we-were-dreaming-als-wir-traumten/17101/ (1 novembre 2019).

 

 

Recensione a cura di Fabrizia Venuta.

Posted in Cineforum in lingua originale 2019-2020.