Walchensee forever

15 febbraio 2022, ore 17.45

di Janna Ji Wonders (2020)

Nazione: Germania

Durata: 1 ora e 51 minuti

Genere: documentario

Interpreti: Janna Ji Wonders

Trama: Viaggio a ritroso nel tempo a partire dalla nonna della la regista Janna Ji Wonders, Norma, che durante le riprese ha 104 anni e si trasferì a Walchensee, nella Baviera del Sud, con sua madre nel 1924, dopo che sua sorella morì a causa di un’epidemia. Lì aprì un bar-ristorante sulle rive del lago, che sarà poi gestito da tutte le donne dalla famiglia. Janna racconta la sua esperienza americana  negli anni ’60 con la sorella a San Francisco e indaga i segreti della sua famiglia per capire meglio le diverse personalità che la compongono.

Commenti: Documentario sul ciclo della vita diretto dalla regista tedesco-americana Janna Ji Wonders, presenta una storia familiare senza tempo sulla ricerca dell’identità e della realizzazione personale, che risulta essere il risultato di molteplici esperienze quali l’amore, il dolore, la dipendenza, la nascita e la morte. Questa saga familiare autobiografica, in cui l’intervistata principale è Anna, la madre di Janna, abbraccia quattro generazioni di donne legate fra loro dall’essere cresciute e dall’aver vissuto sulle rive del lago bavarese Walchensee. È interessante come questa famiglia abbia sempre ruotato intorno alle donne, mentre gli uomini andavano e venivano. “Walchensee forever” è composto visivamente da un ampio archivio fotografico e filmico commentato da una voce fuori campo. La varietà delle tecnologie utilizzate nel descrivere le diverse generazioni, conferisce al lungometraggio una grande ricchezza di atmosfere, così come le immagini intermittenti del Walchensee in diversi momenti della giornata e durante le diverse stagioni. Nel realizzare il documentario la regista opta per l’approfondimento e l’analisi, al posto della tecnica documentaristica classica che tenderebbe a sovrapporre le diverse epoche, creando dei parallelismi tra le donne che sarebbero stati forse maggiormente coinvolgenti per lo spettatore. La narrazione è cronologica e le somiglianze e le differenze tra le generazioni sono lasciate alla ricostruzione dello spettatore. Le interviste alle componenti della famiglia prevedono anche delle domande molto personali a cui le intervistate rispondono in maniera per lo più onesta. I dettagli sociali e storici fanno solo da sfondo e la regista rimanda la loro comprensione alla conoscenza individuale degli spettatori.

Riconoscimenti: Il documentario ha avuto numerosi riconoscimenti tra i quali nel 2020: il premio Kompass-Perspektive alla Berlinale, il Bavarian Film Award e il premio per il miglior film del concorso Newcomers al Festival greco del documentario di Salonicco.

 

Recensione a cura di Fabrizia Venuta.

Posted in Cineforum in lingua originale 2021-2022.