Un homme pressé

19 novembre 2019
di Hervé Mimran (2018)

Titolo italiano: Parlami di te

Nazione: Francia

Durata: 1 ora e 40 minuti

Genere: Commedia, Drammatico

Interpreti: Leïla Bekhti, Fabrice Luchini

Trama: Alain è un importante uomo d’affari e un brillante oratore, sempre in corsa contro il tempo. Ma un giorno, viene colpito da un ictus che lo costringe a fermarsi. Il nuovo ritmo e nuove conoscenze lo porteranno gradualmente a rivedere i valori che fino a quel momento erano alla base della sua vita…

Commenti: Commedia garbata che racconta il dramma comune di un uomo di successo tante volte portato sul grande schermo, il film è tratto dalla storia vera di Christian Streiff, ex presidente di Airbus e di PSA Peugeot Citroen, colpito a 54 anni da un ictus. Il manager aveva nascosto per alcuni mesi la sua malattia, ma era stato poi comunque licenziato per le sue diminuite capacità fisiche. Dopo una lunga riabilitazione, Streiff riuscì a salire nuovamente ai vertici con la nomina a vice-presidente del consiglio di amministrazione di Safran[1] e il conferimento di vari incarichi dirigenziali. L’homme pressé è un Fabrice Luchini in splendida forma: noto al grande pubblico per la sua interpretazione di Giulio Cesare in “Astérix et Obélix: Au Service de Sa Majesté” di Laurent Tirard (2012), vincitore di un premio César e della coppa Volpi a Venezia, la sua interpretazione è il pilastro su cui si regge tutto il film grazie alla sua incredibile mimica facciale (unico il suo modo di sorridere) e corporea sviluppata come attore di teatro, capacità che gli ha consentito di entrare in un ruolo non facile. Il suo è un Alain antipatico, che si ritrova suo malgrado a vivere la vita dall’altra parte, da manager di successo a “perdente”. Ma dalla caduta ci si può rialzare e il film si trasforma via via da dramma a commedia edificante, uno di quei film insomma che quando esci dal cinema dopo averli visti, ti senti meglio.

Curiosità: Il più grande desiderio del manager Christian Streiff da giovane era quello di fare l’attore, ma i genitori glielo impedirono. Per questo motivo il regista Hervé Mimran gli ha regalato un piccolo cameo in “Un Homme Pressé”, offrendogli la possibilità di realizzare in piccolo il suo sogno: il vero manager appare infatti nel film nella sequenza ambientata al centro per l’impiego.

 

[1] Società francese, nata dall’unione nel 2005 tra la società di elettronica e difesa Sagem e quella aerospaziale Snecma (https://it.wikipedia.org/wiki/Safran, 16/11/2019).

 

Recensione a cura di Fabrizia Venuta

Posted in Cineforum in lingua originale 2019-2020.