The Intern

23 febbraio 2016 – The Intern

di Nancy Meyers (2015)

Titolo italiano film: Lo stagista inaspettato

Nazione: U.S.A.

Durata: 2 ore e 1 minuto

Genere: Commedia

Interpreti: Robert De Niro, Anne Hathaway, Rene Russo

Sito ufficiale: http://www.theinternmovie.com/

Trama: Ben Whittaker è un vedovo pensionato a cui viene offerta la possibilità di fare uno stage presso un’azienda di moda che vende online, la cui fondatrice e capo è Jules Ostin. Scelto in azienda come stagista senior con la mansione di affiancare Jules, Ben riscoprirà il piacere di avere nuovamente un obiettivo nella vita e nonostante le diffidenze iniziali, tra i due nascerà un’inaspettata sintonia e Ben le dimostrerà di essere una valida risorsa per l’azienda…

Commenti: Se l’espressione che lo designa è recente, il “feel-good movie” (“film per star bene”) esiste da sempre. Magistralmente rappresentato da Frank Capra, nelle ultime stagioni è cresciuto e si è moltiplicato incrociando a volte il tema della terza età e ha trovato una delle sue maggiori rappresentanti in Nancy Meyers. Dopo aver firmato film come “What Women Want” (“What Women Want – Quello che le donne vogliono” del 2000), “Something’s Gotta Give” (“Tutto può succedere – Something’s Gotta Give” del 2003), “The Holiday” (“L’amore non va in vacanza” del 2007) e It’s Complicated (“È complicato” del 2010), in “The Intern” la regista ripropone un tema a lei caro, quello dell’esplorazione dei personaggi, che vengono descritti nei minimi particolari. Nel film si sottolineano le differenze tra i due protagonisti: donna impegnata, madre e moglie abituata a far tutto da sola Jules (Anne Hathaway), uomo di altri tempi, competente nel suo campo, garbato e intelligente Ben (Robert De Niro), che tenta di aiutarla svolgendo anche compiti che non gli competono pur di rendersi utile. Straordinaria l’alchimia che si stabilisce tra gli attori sul set e conseguentemente tra i personaggi da loro interpretati. Nel film la Meyers tratta temi importanti quali: l’invecchiare in un mondo sempre più “liftato” e tecnologico; la difficoltà per le donne di conciliare la carriera e la famiglia e quella di alcuni, pochi, uomini di accettare ruoli di coppia invertiti, in cui è lui ha occuparsi della famiglia, mentre la moglie fa carriera. Il confronto tra vecchio e nuovo è reso con grande delicatezza dalla regista, e il grande Bob De Niro ci mette il suo con la sua straordinaria mimica facciale, con cui riesce ad esprimere con una sola piega della bocca o uno sguardo più di quanto tante parole potrebbero dire. Non è un caso che l’azienda di e-commerce di Jules abbia sede negli stessi locali in cui Ben aveva lavorato tutta la vita, come dirigente per un’azienda che pubblicava elenchi telefonici, simbolo di un sistema di comunicazione ormai obsoleto, quando erano un mezzo insostituibile, per mettere le persone in comunicazione tra loro. Oggi, con rare eccezioni, tutti utilizziamo i social network per entrare in contatto gli uni con gli altri. Per non parlare poi del ritmo vertiginoso con cui si evolvono le nuove tecnologie. A tal riguardo la scena dell’arrivo di Ben come stagista senior al suo primo giorno di lavoro, con la sua valigetta, piena di quegli strumenti che ha utilizzato per tutta la durata della sua vita lavorativa e che al giorno d’oggi sono pezzi di modernariato, a partire dalla sveglia che mette sul tavolo, è una scena che da sola vale tutto il film. Ma l’intelligenza sta nella capacità di adattamento e di uscire fuori dai propri schemi mentali, pur rimanendo fedeli a se stessi. E così, il nostro stagista inaspettato va oltre, comprende il cambiamento, si adatta e si renderà insostituibile, dimostrando al suo nuovo capo e a gli spettatori che valori come l’empatia, l’onestà, la gentilezza e la correttezza non hanno tempo e ai giorni nostri sono messi un po’ troppo in secondo piano dai ritmi frenetici a cui ci siamo abituati.

Recensione a cura di Fabrizia Venuta.

Posted in Cineforum in lingua originale 2015-2016, Cinema.