The 5th Wave

14 febbraio 2017: The 5th Wave
di J. Blakeson (2016)

Titolo italiano film: La quinta onda

Nazione: U.S.A.

Durata: 1 ora e 52 minuti

Genere: Fantascienza

Interpreti: Ron Livingston, Chloë Grace Moretz, Liev Schreiber

Sito ufficiale: http://www.5thwavemovie.net/site/

Trama: La vita della sedicenne Cassie (Chloë Grace Moretz) è sconvolta quando un attacco alieno articolato in quattro ondate mette in ginocchio l’umanità. La prima onda disattiva ogni apparecchiatura elettronica e meccanica. La seconda travolge con degli tsunami le popolazioni costiere. La terza attacca gli esseri umani con un virus quasi inarrestabile. La quarta infiltra alieni nella rimanente popolazione umana. In cosa consisterà la quinta onda? Alla ricerca del fratellino Sammy, Cassie s’imbatterà nell’affascinante Evan e in una squadra di giovani reclute destinate a decimare gli alieni infiltrati. Ma potrà fidarsi di lui?

Commenti: Non sempre quando si va a cinema si va a vedere un capolavoro, talvolta si può pagare il biglietto per distrarsi un paio d’ore con un film divertente e disimpegnativo da un punto di vista intellettuale. È questo il caso di “The Fifth Wave” adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo di Rick Yancey del 2013[1] del genere young adult, sottogenere distopico[2], con tematiche fantascientifiche e un taglio da disaster movie. Trattandosi di un film young adult, i primi a scomparire dalla terra sono gli adulti, con l’eccezione dell’esercito degli Stati Uniti che preleva i bambini per insegnargli a combattere e trasformarli in macchine da guerra contro l’invasore. Questo fa pensare naturalmente al processo metodico di pulizia etnica e di indottrinamento militare perpetrati dall’ISIS. In questo senso Il film potrebbe essere visto come una pellicola metaforicamente politica, specchio del suo tempo. In senso più ampio, “The Fifth Wave” si presenta come una allegoria della guerra, e in particolare dei processi psicologici cui una popolazione in lotta si ritrova sottoposta; infatti vi troviamo il tema del trauma conseguenza della fine di ogni forma di normalità, della deumanizzazione utilizzata in maniera strumentale da entrambe le parti per fomentare il conflitto, infine la tragedia dei bambini soldato. Per quanto riguarda lo sviluppo della trama, la vicenda inizia in medias res, con la protagonista Cassie (Chloë Grace Moretz) che dimostra la propria incapacità a maneggiare un fucile d’assalto. flashback successivi ci fanno capire chi sono “i cattivi” e cosa hanno fatto. Il film ha molte fonti di ispirazione: da “Independance Day” (di Roland Emmerich, 1996), alla serie televisiva “Visitors”[3], dalla saga di “Twilight”[4] a quella di “Hunger Games”[5]. Ci sono inoltre molti parallelismi con la serie è con sci-fi prodotta da Steven Spielberg e conclusasi lo scorso anno “Falling Skies”.

 

 

[1] Il romanzo ha due seguiti: “The Infinite Sea”(Il mare infinito, 2014) e “The Last Star” (L’ultima stella, 2016).

[2] Che rappresenta cioè una società fittizia, spesso ambientata nel futuro, nella quale alcune tendenze sociali, politiche e tecnologiche avvertite nel presente sono portate a estremi negativi (https://it.wikipedia.org/wiki/Distopia, 08/02/2017).

[3] Serie televisiva statunitense di fantascienza creata da Kenneth Johnson, è andata in onda per la prima volta negli Stati Uniti d’America dal 1984 al 1985 (https://it.wikipedia.org/wiki/Visitors_(serie_televisiva), 09/02/2017).

[4] http://stepheniemeyer.com/the-twilight-saga/ (09/02/2017)

[5] https://it.wikipedia.org/wiki/Hunger_Games_(film)#Sequel (09/02/2017).

 

 

Recensione a cura di Fabrizia Venuta.

Posted in Cineforum in lingua originale 2016-2017.