Ricki and the Flash

21 febbraio 2017: Ricki and the Flash
di Jonathan Demme (2015)

Titolo italiano film: Dove eravamo rimasti

Nazione: U.S.A.

Durata: 1 ora e 40 minuti

Genere: Drammatico, Musicale

Sito italiano: http://www.warnerbros.it/speciali/doveravamorimasti/site/

Interpreti: Mamie Gummer, Kevin Kline, Rick Springfield, Meryl Streep

Trama: Linda Brummel (Meryl Streep), in arte Ricki Rendazzo, vive in California a San Fernando Valley; di giorno fa la cassiera in un supermercato, di notte la lead vocalist dei Ricki and the Flash. Nel gruppo c’ è anche il suo compagno Greg (Rick Springfield) con cui ha una relazione tutt’altro che definita: entrambi si sono lasciati alle spalle le rispettive famiglie, figli compresi. Ma un giorno le arriva la telefonata dell’ex-marito, Pete (Kevin Kline), che le chiede di tornare ad Indianapolis per la figlia Julie (Mamie Gummer) che si è separata ed è caduta in depressione. Ricki non ha praticamente alcun rapporto con i suoi tre figli, e l’idea di trovarseli davanti la spaventa. Ma la mamma è sempre la mamma, perciò Ricki parte per tornare “a casa” a Indianapolis …

Commenti: “Ricki and the Flash” è un film particolare in cui si alternano dramma e commedia, resi ottimamente dalla grande Meryl. Qui la Streep, che abbiamo già visto cantare altre volte al cinema[1] si cimenta nell’interpretazione di diversi generi musicali: dal country dell’altmaniano Radio America al rock carico di energia della sua band fino a Lady Gaga. Inoltre, madre nella vita di Mamie Gummer che intrepreta nel film la figlia Julie, dà corpo con il suo personaggio ad una donna che esprime tutto il carico degli anni e dei sentimenti provati, piena di incertezze, contraddizioni e sensi di colpa, ma anche di orgoglio che si esprime anche in atteggiamenti volgari e caricaturali. Il regista Jonathan Demme carica la sceneggiatura di Diablo Cody[2] del proprio amore per gli schizzati, i perdenti e il rock’n’roll. Accanto alla Streep, un ottimo Kevin Kline, alle prese con un personaggio sgradevole e irresistibile, e una vera rock star del passato, Rick Springfield, che interpreta Greg, membro del gruppo e compagno della protagonista. Demme non dimentica la propria dimensione politica e porta sullo schermo una Ricki che ha votato due volte per George W. Bush, che non pronuncia neppure il nome di Obama e che di fronte al figlio gay non mostra inizialmente il giusto atteggiamento. Ricki sta dall’altra parte rispetto a ciò che pensa Demme, ma passo dopo passo emergerà un senso di umanità profonda in cui errori e capacità di riconoscerli finiscono con il coesistere. Nel film si gioca insomma con tutti i possibili conflitti (politici, sessuali, razziali, relazionali, culturali ) e nel contempo si cerca di far capire le ragioni di ogni personaggio per approdare ad un finale tipico dei film d’oltreoceano.

 

 

[1] Tra gli altri nei musical “Mamma Mia!” di Phillida Lloyd (2008) e “Into the woods” di Rob Marshall (2014).

[2] Brook Busey, ragazza di buona famiglia di Chicago passata per un’esperienza da spogliarellista e celebre per il copione di “Juno” (2007) e Young Adult (2011) di Jason Reitman  (https://it.wikipedia.org/wiki/Diablo_Cody, 16/02/2017).

 

 

Recensione a cura di Fabrizia Venuta

Posted in Cineforum in lingua originale 2016-2017.