Richard Jewell

3 maggio 2022, ore 17.45

di Clint Eastwood (2019)

 

Nazione: U.S.A.

Durata: 2 ore e 9 minuti

Genere: biografico, drammatico

Interpreti: Kathy Bates (Bobi Jewell), John Hamm (Tom Shaw), Paul Walter Hauser (Richard Jewell), Sam Rockwell (Watson Bryant), Olivia Wilde (Kathy Scruggs)

Sito web ufficiale: https://www.warnerbros.it/scheda-film/genere-drammatico/richard-jewell/

Trama: Richard Jewell è un trentenne single obeso, diabetico, cardiopatico e morbosamente legato alla mamma con cui vive. Si considera un tutore della legge, ma in realtà svolge per lo più lavoretti di sorveglianza. Durante gli eventi che precedono le Olimpiadi statunitensi di Atlanta del 1996, nota uno zaino abbandonato sotto una panchina e dà l’allarme contenendo i danni fatti durante un attentato. Richard diventa l’eroe che aveva sempre sognato di essere, ma la sua celebrità si trasformerà in breve tempo in un incubo…

Commenti: Dopo film come “The Outlaw Josey Wales” (Il texano dagli occhi di ghiaccio, 1976), “Bird” (1988), “Unforgiven” (“Gli spietati”, 1992), “The Bridges of Madison County” (“I ponti di Madison County”, 1995), “Mystic River” (2003), “Million Dollar Baby” (2004), “Gran Torino” (2008), “J. Edgar” (2011) e “Sully” (2016)[1], solo per citarne alcuni, l’attore, regista, produttore cinematografico e compositore statunitense Clint Eastwood firma a 89 anni la sua quarantunesima regia regalandoci questa splendida pellicola. Prodotto, tra gli altri, oltre che da Eastwood anche da Leonardo DiCaprio e Jonah Hill, il film si basa sulla storia vera di Richard Jewell e su un lungo articolo della scrittrice e giornalista statunitense Marie Brenner pubblicato su Vanity Fair dal titolo “American Nightmare: The Ballad of Richard Jewell”[2]. Clint Eastwood attinge di nuovo alla realtà per rappresentare il modo in cui una persona possa essere pubblicamente osannata e subito dopo gettata nella polvere: il protagonista finisce infatti nel mirino del Federal Bureau of Investigations (FBI), che deve trovare un colpevole, e della cattiva stampa, che ha bisogno di titoli. Questo nonostante il suo intervento durante l’attentato dinamitardo del 27 luglio 1996 al Centennial Olympic Park che causò due morti e centoundici feriti, avesse evitato una strage. Jewell infatti intervenne avvertendo la polizia e contribuendo a evacuare l’area nella quale sarebbe scoppiata la bomba. Lo stile della narrazione filmica è essenziale e diretto. Il regista rappresenta la vicenda attingendo ad un immaginario cinematografico fatto di figure stereotipate come l’ispettore dell’FBI anni Quaranta (Jon Hamm), la giornalista d’assalto (Olivia Wilde) o l’avvocato del film (Watson Bryant). Ciliegina sulla torta è il cast, che si avvale oltre che del credibilissimo protagonista Paul Walter Hauser, di Kathy Bates e Sam Rockwell che si confermano i grandissimi interpreti di sempre.

Riconoscimenti: Tra i molti riconoscimenti ottenuti, nel 2019 il film si è aggiudicato il National Board of Review Awards per i migliori dieci film dell’anno, la miglior attrice non protagonista (Kathy Bates) e la miglior performance rivelazione (Paul Walter Hauser). L’anno successivo è stato candidato al premio Oscar per la migliore attrice non protagonista (Kathy Bates) e ai Golden Globe per la miglior attrice non protagonista in un film (Kathy Bates). Nel 2021 “Richard Jewell” è stato candidato ai Premi David di Donatello come miglior film straniero.

 

[1] Per la filmografia completa: https://it.wikipedia.org/wiki/Filmografia_di_Clint_Eastwood (29 aprile 2022).

[2] https://archive.vanityfair.com/article/share/1fd2d7ae-10d8-474b-9bf1-d1558af697be (29 aprile 2022).

 

 

Recensione a cura di Fabrizia Venuta.

Posted in Cineforum in lingua originale 2021-2022.