Rara

6 marzo 2018
regia di Pepa San Martín (2016)

Titolo italiano film: Rara – Una strana famiglia

Nazione: Cile, Argentina

Durata: 1 ora e 30 minuti

Genere: Drammatico

Interpreti: Sigrid Alegria, Enrique Bustamante, Mariana Loyola, Julia Lubbert, Agustina Munoz, Emilia Ossandon

Trama: Cile, Vina del Mar. Sara, tredici anni, vive con la sorella minore Catalina, con sua madre Paula e con Lia, la compagna della madre. La sua vita è felice e la sua quotidianità spensierata ma quando l’adolescenza si affaccia nella sua esistenza, il confronto con i compagni, l’ansia di farsi accettare dai ragazzi, la paura di venir giudicata, alimentano in Sara un’inquietudine crescente. La situazione viene poi ulteriormente complicata dalla decisione del padre di chiedere l’affidamento delle figlie…

Commenti: “Rara”è un film che scorre leggero e spesso diverte, nonostante la complessa serietà dell’argomento trattato e ha una sceneggiatura scritta da Pepa San Martín, qui al suo primo lungometraggio, in collaborazione con la regista cilena Alicia Scherson. La trama del film è basata su una storia vera, quella della battaglia legale intrapresa da un padre nei confronti della sua ex moglie, omosessuale, per ottenere la custodia delle tre figlie. Il clima nel quale si svolge “Rara” è familiare prima di tutto perché investe la famiglia come luogo di convivenza, di tensioni e di affetti. Il sottotitolo italiano fornisce, come non di rado accade, una nota stonata: perché aggettivare negativamente con “strana” una situazione che richiede indubbiamente una riflessione, ma che dovrebbe essere rispettata come tutte le scelte d’amore che le persone libere hanno il diritto di prendere, come la creazione di un nucleo familiare composto da due genitori dello stesso sesso? La questione infiamma certamente gli animi, ma sono questi piccoli ma importanti film che la sollevano e ci fanno riflettere. Il tutto all’insegna della tolleranza e del rispetto, come rappresentato in “Rara” dalla stessa figura paterna. Infatti, nonostante il film opponga drasticamente il calore della casa materna di Sara alla fredda perfezione di quella del padre, la figura dell’uomo non è mai ritoccata in negativo. Infatti, se Victor dice all’ex moglie Paula la sua nel dibattito sulla tutela legislativa dei figli di coppie omosessuali (tutela che in Cile ancora non è contemplata) lo fa senza stereotipi e pregiudizi, ma presentando la questione quale è, delicata e dolorosamente aperta. Dice la regista: “il film è pensato per gli omofobici, perché dobbiamo abituarci alle famiglie in cui ci possono essere genitori dello stesso sesso e dobbiamo accettare, e rispettare, l’idea secondo cui un bambino possa crescere serenamente e bene, senza essere soggetto al giudizio altrui, in una famiglia in cui due omosessuali si amano, si rispettano e condividono la visione di come si possa impostare una vita insieme nel presente e nel futuro”[1].

Riconoscimenti: Presentato nel 2016 in concorso al Giffoni Film Festival e apprezzatissimo nello stesso anno al Festival di San Sebastian, il film ha ricevuto alla 66esima edizione del Festival Internazionale del Cinema di Berlino il premio come “Miglior Film” all’interno della sezione K+ Generation con una bellissima motivazione della giuria: “Sin dall’immagine di apertura il film ci offre uno sguardo accurato e gradevole sulla vita di un’adolescente che deve lottare con i problemi di tutti i giorni. Ogni scena in questo film potente è costruita con economia di movimenti e di sceneggiatura. I personaggi e le loro relazioni descrivono una realtà che riflette il mondo nel quale viviamo e che al contempo ci fa interrogare sul concetto di famiglia perfetta. La recitazione, la sceneggiatura ma più di tutto la regia ci assorbono completamente in questa storia di lealtà, disperazione, speranza e di amore nelle sue molteplici forme”[2].

 

[1] https://www.cinemagay.it/film/rara/ (19 febbraio 2018).
[2] https://it.wikipedia.org/wiki/Rara_-_Una_strana_famiglia#cite_note-3 (19 febbraio 2018).

 

 

Recensione a cura di Fabrizia Venuta.

Posted in Cineforum in lingua originale 2017-2018.