Party girl

1 dicembre 2015–Party girl

di Marie Amachoukeli, Claire Burger, Samuel Théis
(2014)

Nazione: Francia

Durata: 1 ora e 35 minut1

Genere: Drammatico

Interpreti: Joseph Bour, Angélique Litzenburger, Mario Theis

Trama: Angélique ha sessant’anni e per vivere intrattiene da sempre i clienti di un night club alla periferia di Strasburgo. Ha avuto quattro figli, la più piccola dei quali è stata data in affido a un’altra famiglia. Quando uno dei suoi clienti più affezionati le chiede di sposarlo, le si apre una prospettiva di vita nuova, all’insegna di quella stabilità tanto sognata. Per le nozze si raduna tutta la famiglia, anche i figli che non vedeva da tantissimi anni. Ma dietro la sua apparente felicità si cela un dubbio profondo…

Commenti: «Che cosa fa di Party Girl un film da vedere? Il personaggio del titolo: un’eterna adolescente, scarmigliata e vitale, sfrontata, capace di vivere la vita a fondo (…). Poi c’è lo stile della rappresentazione, che corteggia il cinema-verità senza farti mai capire fino in fondo se quel che vedi è finzione, improvvisazione, testo o riscrittura della realtà. Per scoprire che l’happy end non è sempre quello previsto dal copione[1]». Il film è ambientato nella Lorena, una zona di confine tra Francia e Belgio, Germania e Lussemburgo, una regione di contraddizioni, proprio come la protagonista, luogo in cui convivono il ricordo recente delle miniere e le nuove realtà dell’immigrazione. Il ritratto di Angélique Litzenburger è firmato dal figlio regista Samuel Theis insieme a due compagne della accademia Fémis di Parigi, Marie Amachoukeli e Claire Burger. La pellicola si muove sul confine tra realtà e finzione, giocato anche attraverso lo stratagemma di far recitare i personaggi autentici, ed è fedele alla verità dei personaggi coinvolti ma anche pronto a romanzare e a lasciar entrare il contributo degli attori, dell’ambiente e dell’imprevisto. Angélique è rappresentata come una donna che ha vissuto un’esistenza notturna, festaiola disimpegnata, e che nonostante le esperienze dolorose, come il distacco da uno dei figli, resta un’eterna ragazzina. E mentre i suoi figli crescono e sperimentano i compromessi richiesti quotidianamente dalla vita, lei dorme in una stanzetta con le sue bambole, sprofondata in una visione romantica e immatura dell’amore. Per questo motivo l’inaspettata proposta di matrimonio la porta a un bivio: è disposta a mettersi totalmente in gioco, cambiando se stessa e soprattutto le proprie abitudine di vita in età avanzata, a crescere finalmente e ad avere una vita “normale”? Angélique è un enigma, non si capisce se sia una donna terribilmente egoista o semplicemente uno spirito libero, se sia estremamente generosa o totalmente irresponsabile. Il film non risponde a nessuna di queste domande, ma fotografa e documenta quello che succede ad Angélique. Ne risulta un quadro che è nel contempo romantico e grottesco, dramma sociale e commedia.

 

[1] Roberto Nepoti, La Repubblica, http://trovacinema.repubblica.it/film/critica/dettaglio/party-girl/448177/456183.

 

 

Recensione a cura di Fabrizia Venuta.

Posted in Cineforum in lingua originale 2015-2016, Cinema.