Only Lovers Left Alive

24 marzo 2015

Only Lovers Left Alive di Jim Jarmush (2013)

Titolo italiano film: Solo gli amanti sopravvivono

Nazione: Germania, U.S.A., Regno Unito, Francia, Cipro

Durata: 2 ore e 3 minuti

Genere: Drammatico, Horror, Romantico

Interpreti: Tom Hiddleston, John Hurt, Tilda Swinton, Mia Wasikowska

Sito ufficiale: onlyloversleftalivefilm.tumblr.com

Sito italiano: www.mymovies.it/sologliamantisopravvivono

Trama: Adam (Tom Hiddleston) colleziona chitarre d’epoca e compone pezzi di musica elettronica, che i fan ascoltano appostati sotto la sua casa di Detroit, dalla quale pare non uscire mai. Eve (Tilda Swinton) vive a Tangeri, tra stoffe pregiate e libri in tutte le lingue, e trascorre le nottate nel “Café Mille Et Une Nuits”. La loro storia d’amore dura da alcuni secoli, ma il loro idillio viene disturbato dalla incontrollabile sorella minore di lei Ava (Mia Wasikowska). Riusciranno questi delicati outsiders a continuare a sopravvivere al mondo moderno?

Commenti: Adam e Eve sono colti, bellissimi e vampiri. Osservatori privilegiati del divenire del nostro mondo, si muovono cercando di farsi corrompere il meno possibile dalle brutture del presente, cibandosi soltanto di sangue raro di laboratorio, apprezzando il silenzio e la compagnia reciproca. “Only Lovers Left Alive” è infatti innanzitutto una storia d’amore e secondariamente una storia di vampiri. Un amore che si pone come la cosa più importante che esista e l’unica cosa che sopravvive e non muta nel corso dei secoli. E i suoi protagonisti sono elementi complementari, l’uno dei quali non può vivere senza l’altro. Film raffinato, poesia dark con risvolti horror, in esso Jarmush, uno degli esponenti di spicco del cinema indipendente americano, non rinuncia al fascino della sperimentazione, dell’immagine e della minuziosità registica che lo hanno sempre contraddistinto. Esempi dalla dimensione simbolica fortissima sono i nomi dei protagonisti, Adam and Eve, ma anche la circolarità (il disco che ruota senza fermarsi, la ripresa che gira su se stessa e i movimenti di figure che descrivono cerchi nell’aria) che rimanda a qualcosa di incessante e che esiste da un tempo indefinibile. Difficile non farsi catturare dalle atmosfere notturne disegnate da Jarmusch in questa storia dominata dalla musica ambientata ai giorni nostri, che tuttavia, essendo piena di ricordi, di luoghi e di sapori diversi, è difficile da contestualizzare. Altro tema tipicamente jarmushiano che ritorna è quello del viaggio notturno, già descritto in film come “Mistery Train” (Martedì notte a Memphis, 1989) e lo splendido “Night on Earth” (Taxisti di notte, 1991) qui ritorna e tocca ad Eve, anima più aperta e trasformista, intraprenderlo.

Riconoscimenti: Il film è stato candidato alla Palma d’oro al Festival di Cannes del 2013 e nel 2015 è stato candidato per la miglior sceneggiatura (Jim Jarmush) e la miglior attrice (Tilda Swinton) all’Independent Spirit Awards.

 

Recensione a cura di Fabrizia Venuta.

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