24 Ottobre 2017
regia di Mohamed Hamidi (2016)
Titolo italiano: In viaggio con Jacqueline
Nazione: Francia
Durata: 1 ora e 32 minuti
Genere: Avventura, Commedia
Interpreti: Fatsah Bouyahmed, Jamel Debbouze, Lambert Wilson
Film per tutti
Trama: Fatah, contadino di un piccolo paese algerino, non ha occhi che per la sua mucca Jacqueline, che da anni sogna di far partecipare al Salone dell’Agricoltura di Parigi. Quando finalmente arriva l’invito tanto desiderato, Fatah parte in traghetto alla volta di Marsiglia, per poi attraversare la Francia a piedi insieme a Jacqueline: sarà l’occasione per un’avventura fatta di incontri sorprendenti, imprevisti e nuove amicizie..…
Commenti: Dai produttori di Quasi amici, un road movie esilarante e commovente, con un protagonista irresistibile il cui entusiasmo ha contagiato in Francia più di un milione di spettatori In questa deliziosa favola il regista rende omaggio ad alcune icone del cinema francese ed internazionale: Fernandel, che ne “La vache et le prisonnier” di Henri Verneuil (1959) interpretava il ruolo di un prigioniero francese dei tedeschi che fuggiva da un campo di prigionia portandosi dietro una mucca. Inoltre cita due perle della filmografia on the road: “The Straight Story” di David Lynch (1999) e “Little Miss Sunshine” di Jonathan Dayton e Valerie Faris (2006). Il film non risparmia ironie sulla mentalità algerina (mentre i maschi occhieggiano su Internet donne appetibili le donne sono sotto stretto controllo degli uomini) ma ciò che lo rende originale è proprio il clima di festa giocosa, anche se costellata di equivoci e incidenti, che induce lo spettatore a riflettere sul fatto che generalizzare è sempre e comunque un errore. Ciò in particolare nel momento storico che stiamo vivendo in cui gli attacchi terroristici dell’ISIS potrebbero portarci a sviluppare dei pregiudizi nei confronti del mondo musulmano. Il regista francese di origini algerine Mohamed Hamidi cerca di far comunicare le sue due culture, e così mentre nel suo primo film, “Né quelque part” (2013), seguiva un francese in un viaggio in Algeria alla scoperta delle proprie radici, questa volta propone un percorso inverso, facendo viaggiare il protagonista, Fatah, dall’Algeria alla Francia. Fatah è interpretato dal bravissimo Fatsah Bouyahmed e pur intraprendendo questa avventura da solo, nel corso del viaggio viene affiancato dal cognato bizzoso che vive in Francia e nasconde alla famiglia in Algeria moglie e figli francesi, personaggio interpretato da un famosissimo comico franco maghrebino, Jamel Debbouze. La coppia diventa terzetto quando Fatah incontra un nobile di campagna decaduto e un po’ depresso interpretato da Lambert Wilson. Hamidi ha combinato tre attori e tre stili comici completamente diversi, facendo riflettere lo spettatore su come la diversità possa essere una ricchezza, che aiuti a superare alcuni pregiudizi di cui possiamo essere più o meno consapevoli. “La Vache” è un film di conversazioni inattese che diventano serate intere, con la voglia sincera di conoscere chi si ha di fronte. In questo è una boccata d’aria fresca, un omaggio alla natura e alla campagna; tutt’altro, è proprio grazie alla televisione, ai social e a Youtube che questo viaggio improbabile di un Candido catapultato nel XXI secolo assume valenza nazionale, attira le simpatie di tante persone che ne sostengono l’avventura.
Recensione a cura di Fabrizia Venuta.