La boda de Rosa

14 febbraio 2023
regia di Icíar Bollaín (2020)

Titolo italiano: Il matrimonio di Rosa

Titolo internazionale: Rosa’s Wedding

Nazione: Francia, Spagna

Durata: 1 ora 37 minuti

Genere: Commedia

Interpreti: Ramón Barea, Sergi López, Candela Peña, Nathalie Poza, Paula Usero

Trama: Rosa è una sarta che lavora nel cinema e vive a Valencia. Ha una figlia che ha avuto due gemelli e si è trasferita nel Regno Unito, a Manchester, ma non è felice. Suo fratello si sta separando dalla moglie, non ha mai tempo e le affida tutte le volte che può i suoi figli; anche la sorella è sempre occupata e non ha mai tempo per occuparsi del padre. Tutto ricade su Rosa che a un certo punto non regge più il carico: decide di lasciare la città per andare a riaprire il laboratorio di sartoria di sua madre in una cittadina di provincia. Ma prima di ricominciare questa nuova vita, vuole sposarsi con la persona che ha deciso di amare di più….

Commenti: Il film prende spunto da un articolo di giornale che la regista Icíar Bollaín ha letto insieme alla sceneggiatrice Alicia Luna, in cui un giornalista inglese raccontava di un’agenzia di Tokyo per solo wedding. Il termine si riferiva a matrimoni di donne con se stesse con tanto di abito da sposa, ricevimento, testimoni, fotografo, ma senza lo sposo. Successivamente scoprirono che si trattava di un fenomeno internazionale, che era iniziato in Giappone, ma che si stava diffondendo in tutto il mondo. Decisero di raccontarlo per la prima volta sul grande schermo[1]: la pratica rispondeva essenzialmente al desiderio delle donne di impegnarsi con se stesse, dedicandosi solo al proprio benessere, smettendola di doversi sacrificare necessariamente per gli altri. Facile per molte donne riconoscersi nella vicenda di Rosa, non altrettanto facile fare di questa storia non un dramma ma una commedia brillante, che facesse riflettere cercando di dare una scossa a tante persone che magari si trovano in una condizione di infelicità personale. Come Rosa, possiamo provarci tutte e magari anche riuscirci, perché la felicità è un diritto e non deve essere solo qualcosa di agognato. Anche grazie a un ottimo cast, il film riesce a evidenziare la necessità di acquisire la consapevolezza della propria condizione esistenziale, senza finzioni o ripieghi anche pericolosi, come il bere per la sorella per cercare di superare le proprie frustrazioni, o il cibo per il fratello. Il messaggio è che solo essendo sereni e amando se stessi, si potranno stabilire delle relazioni sincere ed equilibrate con gli altri e non bisogna avere paura di provarci[2].

Riconoscimenti: Il film ha ottenuto nel 2021 otto candidature ai premi Goya e lo ha vinto per la migliore attrice non protagonista (Nathalie Poza) e ­la migliore canzone (“Que no, que no” di Rozalén).

 

[1] Vedi anche https://www.vanityfair.it/news/approfondimenti/2019/08/08/giappone-solo-wedding-matrimonio-donne-single (8 febbraio 2023).

[2] https://www.mymovies.it/film/2020/la-boda-de-rosa/ (8 febbraio 2023).

 

 

Recensione a cura di Fabrizia Venuta.

 

Posted in Cineforum in lingua originale 2022-2023.