Jojo Rabbit

25 gennaio 2022, ore 17.45

proiezione per le scuole: 21 e 22 febbraio 2022, ore 9.45

di Taika Waititi (2019)

Nazione: Germania

Durata: 1 ora e 48 minuti

Genere: commedia, drammatico, guerra

Interpreti: Alfie Allen, Roman Griffin Davis, Scarlett Johansson, Thomasin McKenzie, Stephen Merchant, Sam Rockwell, Taika Waititi, Rebel Wilson

Sito web ufficiale: https://www.searchlightpictures.com/jojorabbit/

Consigliato per la visione: + 13 anni

Trama: Jojo Betzler (Roman Griffin Davis) ha dieci anni, desidera diventare un bravo nazista e ha difficoltà a relazionarsi con i suoi coetanei tanto da essere soprannominato “Jojo Rabbit” (Jojo il coniglio). Per cercare di affrontare le difficoltà quotidiane, Jojo si rivolge al suo amico immaginario che ha il volto di Adolf Hitler (Taika Waititi). Un giorno scopre che la madre (Scarlett Johansson) nasconde in soffitta Elsa (Thomasin McKenzie), una ragazza ebrea. Tra i due nasce un’amicizia e Jojo comincia a porsi molte domande sulla legittimità di quanto gli viene insegnato sia a scuola che nel campo di addestramento…

Commenti: Il regista, produttore, sceneggiatore, attore e doppiatore (!) Taika Waititi noto per “Thor: Ragnarok” del 2017, di madre di religione ebraica e padre maori, ha basato “Jojo Rabbit” su un adattamento del libro “Caging Skies” di Christine Leunens del 2004[1]. Con questo lungometraggio ha realizzato una storia che prendendo lo spunto dai problemi adolescenziali del protagonista, evolve in una riflessione ironica sulla tolleranza e contro l’odio destinata al grande pubblico. La pellicola non ha dichiarati intenti provocatori, anche perché l’anima Disney, proprietaria della Fox Searchlight Pictures, che ha prodotto il film, modera i toni e spinge verso la tolleranza e la fantasia, la resistenza e al rispetto verso l’altro. Il paragone con il nostro capolavoro “La vita è bella” di Roberto Benigni del 1997, viene spontaneo: da “The Great Dictator” (1940) di Charlie Chaplin in poi non sono stati molti i film che hanno trattato l’argomento dell’olocausto con rispetto ma sotto forma di commedia. Jojo Rabbit non raggiunge tali vette, ma diverte e fa riflettere, offrendoci una serie di personaggi che sembrano usciti dalla penna di un fumettista più che di uno scrittore: Adolf Hiler interpretato dallo stesso regista, il bravissimo e disturbante Sam Rockwell[2], che interpreta il capitano delle SS Klenzendorf, un’intensa Scarlett Johansson ne ruolo della madre coraggiosa e non allineata, la comica Rebel Wilson, perfetta nel ruolo dell’educatrice nazista e soprattutto il bravissimo giovane protagonista, Roman Griffin Davis, al suo debutto. Belli i costumi e ottima anche la colonna sonora del film, in cui spiccano le versioni in lingua tedesca di due canzoni che hanno fatto la storia della musica: “Komm, gib mir deine Hand” (“I want to hold your hand”) dei Beatles, registrata nel 1964 in piena guerra fredda, che apre il film e “Helden” (“Heroes”) di David Bowie.

Riconoscimenti: Candidato nel 2021 al David di Donatello come miglior film straniero, il film ha ottenuto nel 2020 moltissimi riconoscimenti,  tra cui:  Oscar per la migliore sceneggiatura non originale (Taika Waititi) e candidatura per il miglior film, la migliore attrice non protagonista (Scarlett Johansson), la migliore scenografia (Ra Vincent e Nora Sopková), il miglior montaggio (Tom Eagles) e i migliori costumi (Mayes C. Rubeo). Nello stesso anno è stato candidato ai Golden Globe per il miglior film commedia o musicale e per il miglior attore in un film commedia o musicale (Roman Griffin Davis) e ai Premi BAFTA per la migliore sceneggiatura non originale (Taika Waititi), la migliore attrice non protagonista (Scarlett Johansson), per il migliore montaggio (Tom Eagles), per la migliore colonna sonora (Michael Giacchino), per la migliore scenografia (Ra Vincent e Nora Sopková) e per i migliori costumi (Mayes C. Rubeo).

 

[1] La vicenda nel libro è ambientata a Vienna.

[2] Indimenticabile la sua interpretazione in “Three Billboards Outside Ebbing, Missouri” di Martin McDonagh  (2017).

 

Recensione a cura di Fabrizia Venuta.

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