Jimmy’s hall

19 gennaio 2016 – Jimmy’s hall

di Ken Loach (2014)

Titolo italiano film: Jimmy’s Hall – Una storia d’amore e libertà
Nazione: Regno Unito
Durata: 1 ora e 49 minuti
Genere: Drammatico
Interpreti: Brian F. O’Byrne, Aisling Franciosi, Karl Geary, Denise Gough, Simone Kirby, Francis Magee, Jim Norton, Andrew Scott, Barry Ward

Trama: Nel 1921, Jimmy Gralton apre la Pearse-Connolly Hall, una sala da ballo, a un incrocio di campagna, in un’Irlanda sull’orlo della Guerra civile. I giovani possono andare per confrontarsi, apprendere ma soprattutto per ballare e divertirsi. Giorno dopo giorno, il locale diventa sempre più affollato e popolare, finché la sua fama di ritrovo di socialisti e liberi pensatori arriva alle orecchie della Chiesa e dei politici, che costringeranno Jimmy a fuggire in America e faranno si che la sala da ballo sia chiusa. Dieci anni dopo, nel pieno della Grande Depressione, Jimmy torna a casa per prendersi cura di sua madre, deciso a condurre una vita tranquilla. La sala da ballo è sempre lì ma abbandonata, e nonostante le pressioni dei più giovani resta chiusa. Col passare del tempo, Jimmy tocca con mano la povertà e l’oppressione culturale che affliggono la sua comunità, e il leader e l’attivista che sono in lui prendono il sopravvento. Così, decide di riaprire la sala, costi quello che costi…

Commenti: “Jimmy’s Hall” è stato tratto da Ken Loach e dallo sceneggiatore Paul Laverty da un’opera teatrale di Donal O’Kelly, ispiratosi a sua volta a fatti storici. Presentato in concorso al Festival di Cannes del 2014, ottenendo una standing ovation di dieci minuti, il film è ambientato nell’Irlanda che il regista già aveva messo al centro del suo cinema nello splendido “The Wind That Shakes the Barley” (“Il vento che accarezza l’erba” del 2006) Palma d’oro al Festival di Cannes. La musica che accompagna il film è molto woodyalleniana, ma il contesto e l’oggetto della narrazione sono tipicamente kenloachiani, ossia la vita di uomini e donne che cercano nella condivisione di idee e spazi quel senso della socialità che altri vorrebbero tenere sotto controllo. Quello che Jimmy Granton. attivista socialista realmente esistito, mette su per due volte è una sorta di centro sociale ante litteram, in cui è possibile condividere saperi ma anche la gioia dello stare insieme per divertirsi. L’atteggiamento ostile della chiesa locale va letto come tentativo di impedire la circolazione di idee ritenute “pericolose”. Chi frequenta la Pearse-Connolly Hall viene accusato di essere un sovversivo, mentre in realtà si tratta per lo più di frequentatore della messa domenicale. Loach, tuttavia, si tiene lontano dal cadere nell’ideologismo. Jimmy e gli altri vogliono solo un luogo in cui essere se stessi, imparando a ballare come si fa in America, cosa che preoccupa Padre Sheridan per il quale si comincia con i balli e si finisce con i libri pericolosi! Attraverso il personaggio carismatico di Jimmy Gralton, ben interpretato da Barry Ward, il regista racconta l’aprirsi di un fronte sociale che oppone proprietari terrieri ultrareazionari e chiesa cattolica ultraconservatrice alle istanze di difesa dei più poveri e della libertà di comportamento e di opinione. Il film dunque, pur essendo ambientato negli anni Venti, potrebbe svolgersi in qualsiasi tempo e in qualsiasi luogo, perché purtroppo la storia è ciclica e certe questioni e situazioni non cambiano mai.

Recensione a cura di Fabrizia Venuta.

Posted in Cineforum in lingua originale 2015-2016, Cinema.