Il y a longtemps que je t’aime

15 marzo 2016

di Philippe Claudel (2008)

Titolo italiano: Ti amerò sempre

Nazione: Francia

Durata: 1 ora e 55 minut1

Genere: Drammatico

Interpreti: Kristin Scott Thomas, Serge Hazanavicius, Elsa Zylberstein

Trama: Juliette viene rilasciata dopo aver trascorso quindici anni in carcere, durante i quali non ha avuto alcun rapporto con la sua famiglia. Al momento del ritorno in libertà la sorella più giovane di Juliette, Léa, decide di aiutarla e di accoglierla in casa sua, con il marito e le loro due figlie adottive. Il rapporto tra le due sorelle è da subito difficile e complicato, per la differenza d’età ma soprattutto per il drammatico reato di cui si è macchiata Juliette. La decisione di aiutarla è difficile non solo per Léa, ma anche per suo marito Luc e gli amici che frequentano la casa. Ma nonostante le difficoltà, il rapporto tra le sorelle si rivela profondo e indistruttibile, in un crescendo emotivo coronato dalla rivelazione del vero motivo che ha portato Juliette a compiere il terribile gesto che l’ha condotta in prigione…

Commenti: “Il y a longtemps que je t’aime” è l’esordio alla regia di Philippe Claudel scrittore noto in Francia e grande appassionato di pittura e di cinema, con un’esperienza di lezioni tenute per una decina di anni in carcere, in ospedale e in un istituto per bambini malati e disabili. Il film è una storia di donne, sulle donne, sulla relazione con i figli e sulla loro forza interiore e la capacità di ricostruirsi e di rinascere anche dopo eventi tragici come quello che accade alla protagonista del film. Claudel segue giorno dopo giorno il processo di ritorno alla normalità di una donna quasi aliena, che apprende con indifferenza della morte del padre e dell’Alzheimer in stadio avanzato della madre e che non sembra vergognarsi del crimine che ha commesso. Ma con il procedere del film le inquadrature inizialmente focalizzate sui dettagli si allargano e Juliette sembra, finalmente, uscire da una prigione interiore che forse non meritava. Il regista dirige bene gli attori, efficaci e puntuali nel creare atmosfere plumbee o riscaldare il clima a seconda delle necessità. Ma ciò che interessa davvero il neo-regista non è sorprenderci, ma mostrarci l’evoluzione di un personaggio femminile devastato, infelice eppure sobrio, interpretato con grande finezza dalla sempre impeccabile e ormai francese d’adozione Kristin Scott-Thomas. I dialoghi sono rarefatti, i silenzi quasi necessari. Le atmosfere molto malinconiche lasciano spesso il posto a qualche perla di umorismo e conducono verso un finale che fa finalmente luce sul passato della protagonista. Il film è un magnifico esempio di cinema europeo, nel quale si conduce un’analisi psicologica molto raffinata dei personaggi e molto “francese” nel mostrare un’azione che è più interiore che esterna, sebbene non manchi l’azione resa attraverso la rivelazione finale delle ragioni di Juliette.

Riconoscimenti: “Il y a longtemps que je t’aime” ha avuto moltissime candidature e premi. Tra questi nel 2008 lo European Film Awards alla Miglior attrice protagonista (Kristin Scott Thomas) e la candidatura all’Orso d’Oro al Festival internazionale del cinema di Berlino in cui ha vinto il Premio della giuria. Nel 2009 il film è stato candidato ai Golden Globe come Miglior film straniero e Migliore attrice in un film drammatico (Kristin Scott Thomas), il Premio BAFTA come Miglior film straniero e la candidatura per Migliore attrice protagonista (Kristin Scott Thomas) e la Migliore sceneggiatura originale (Philippe Claudel), Premio César per la Migliore opera prima (Yves Marmion e Philippe Claudel) e la Miglior attrice non protagonista (Elsa Zylberstein) e le candidature come Miglior film (Yves Marmion e Philippe Claudel), Miglior attrice protagonista (Kristin Scott Thomas), Migliore sceneggiatura originale (Philippe Claudel) e Migliore musica (Jean-Louis Aubert).

 

Recensione a cura di Fabrizia Venuta.

Posted in Cineforum in lingua originale 2015-2016, Cinema.