House of Gucci

15 novembre 2022
di Ridley Scott (2021)

Nazione: U.S.A.

Durata: 2 ore e 37 minuti

Genere: biografia, drammatico

Interpreti: Adam Driver, Stefani Joanne Angelina Germanotta (Lady Gaga), Salma Hayek, Jeremy Irons, Jared Leto, Al Pacino.

Trama: Patrizia Reggiani (Lady Gaga) è una ragazza di umili origini ma grandi aspirazioni, che incontra e sposa il giovane Maurizio Gucci (Adam Driver), membro della famiglia proprietaria dell’omonima casa di moda. La sfrenata ambizione di Patrizia inizierà a incrinare il loro matrimonio e a innescare una spirale di tradimenti e vendette. Tragico epilogo ne sarà l’omicidio di Maurizio da lei commissionato dopo il loro divorzio, con l’aiuto della sedicente sensitiva Giuseppina Auriemma (Salma Hayek), che fungerà da intermediaria con il sicario Benedetto Ceraulo, indebitatissimo proprietario di una pizzeria.

Commenti: La pellicola è l’adattamento cinematografico del libro “The House of Gucci: a true story of murder, madness, glamour and greed” della giornalista Sara Gay Forden[1] realizzato dal regista britannico di “Alien” (1979), “Blade Runner” (1982) e “Gladiator” Ridley Scott[2]. Il regista offre un ritratto grottesco della famiglia Gucci, presentandoci dei personaggi a tratti caricaturali come Paolo cugino del protagonista Maurizio, interpretato da Jared Leto, che tentò di mettersi in proprio creando una linea di accessori di abbigliamento e di oggetti d’arredo usando il nome dell’azienda senza averne il permesso. Ne conseguì una causa intentata contro di lui dalla sua stessa famiglia, che ne causò il progressivo declino fino alla bancarotta e alla morte prematura. Nel film il regista ci propone scene e personaggi al limite del kitsch, esagerando volutamente forse per esprimere un giudizio negativo sui protagonisti della vicenda. È il caso di Maurizio Gucci che viene rappresentato come il componente della famiglia su cui puntare per la conduzione dell’azienda, ma anche come un uomo dalla personalità inconsistente e indefinibile, soprattutto in contrasto con la personalità dirompente e aggressiva della moglie Patrizia. Lady Gaga non interpreta un ruolo facile, ma una donna dalla personalità molteplice e inquieta. Si ha l’impressione che Scott voglia dare un’immagine non del tutto negativa dell’uxoricida arrestata nel 1998 e condannata a ventinove anni di carcere, quasi a volerne giustificare il comportamento[3]. La narrazione filmica si sviluppa su piani diversi sia dal punto di vista temporale, con frequenti passaggi tra passato e presente, che spaziale, con continui spostamenti tra città come Milano, Roma, New York o le montagne svizzere. La fotografia accompagna e sottolinea le scene ambientate nel passato unitamente ad una scenografia molto attenta ai particolari, eccezion fatta per le riprese dell’omicidio di Maurizio svolte (volutamente?) a Roma e non a Milano dove fu ucciso il 27 marzo 1995 a 46 anni.

Riconoscimenti: Il film ha avuto numerosi riconoscimenti tra cui la candidatura ai Golden Globe come migliore attrice in un film drammatico (Lady Gaga), al premio Oscar nella categoria miglior trucco e acconciatura (Göran Lundström, Anna Carin Lock e Frederic Aspiras) e al premio BAFTA come miglior film britannico, migliore attrice protagonista (Lady Gaga) e miglior trucco e acconciatura (Göran Lundström, Anna Carin Lock e Frederic Aspiras).

Colonna sonora: Molto varia la colonna sonora del film che comprende canzoni come “La ragazza del maglione” di Pino Donaggio e “Ritornerai” di Bruno Lauzi, ma anche un brano della Madama Butterfly, “Baby Can I Hold You Tonight” cantata da Tracy Chapman & Luciano Pavarotti, “Here Comes The Rain Again” degli Eurythmics e “Ashes to Ashes” di David Bowie.

 

 

Recensione a cura di Fabrizia Venuta.

 

 

 

 

[1] Pubblicato nel 2000.

[2] https://it.wikipedia.org/wiki/Ridley_Scott#Cinema (11 novembre 2022).

[3] Patrizia Reggiani fu rilasciata per buona condotta nell’ottobre del 2016 dopo aver scontato diciotto anni di carcere.

Posted in Cineforum in lingua originale 2022-2023.