Dolor y Gloria

11 gennaio 2021, ore 17.45

di Pedro Almodóvar (2019)

Nazione: Spagna

Durata: 1 ora e 53 minuti

Genere: autobiografico, drammatico

Interpreti: Antonio Banderas, Penélope Cruz

Consigliato per la visione: maggiori di 13 anni

Trama: Salvador Mallo è un acclamato regista che ha raggiunto la fama da diversi decenni, ma che da molto tempo si trova in declino fisico e artistico: soffre infatti di un gran numero di malattie, molte delle quali psicosomatiche, che lo limitano nelle azioni quotidiane e gli impediscono di lavorare. Il regista vive così una vita vuota nel ricordo delle sue antiche glorie. Un giorno viene contattato per presenziare alla proiezione del suo primo film, al quale viene invitato anche Alberto, suo ex amante e protagonista. Salvador lo va a trovare per proporgli di collaborare, ma, alla ricerca costante di una soluzione ai propri problemi,  finisce per farsi iniziare da Alberto all’eroina, motivo della loro rottura.

Flashbacks si susseguono e mostrano la sua infanzia negli anni ‘60 quando emigrò con la sua famiglia in cerca di fortuna e fu cresciuto solo dalla madre, il primo desiderio, il suo primo amore da adulto nella Madrid degli anni ’80 e il dolore per la perdita di questo amore, la scrittura come unica terapia per dimenticare l’indimenticabile, la scoperta del cinema e il senso del vuoto causato dall’impossibilità di continuare a girare film. Nel recupero del suo passato, Salvador sente l’urgente necessità di narrarlo e in quel bisogno trova anche la sua salvezza, e affronta finalmente anche un disturbo di salute che lo tormenta da sempre…

Commenti: “Dolor y Gloria” parla della creazione artistica, della difficoltà di separarla dalla propria vita e dalle passioni che le danno significato e speranza. Nel film Pedro Almodóvar ci parla di sé e del proprio malessere e per farlo si circonda dei suoi prediletti a partire dal suo attore feticcio, Antonio Banderas, e dalla sua musa, Penelope Cruz. Il regista asciuga la (sua) storia il più possibile e realizza una narrazione autobiografica sfrondata di ogni dettaglio inutile che si traduce in una semplicità che commuove e conquista. Salvador Mallo, anagramma del nome di Pedro Almodóvar, è un regista stanco e provato dalla vita. I colori vivaci della sua casa sono l’espressione di una vita precedente di successi ed eccessi, ma anche di esperienze che lo tormentano, che stridono con il grigiore di una quotidianità di isolamento caratterizzata da acciacchi e ipocondria. «Dolor y gloria è un film sulla maturità, momento chiave di un percorso di elaborazione del proprio passato che lo porta a chiedere scusa, a chiudere i conti lasciati aperti. Niente nostalgia, ma tanta consapevolezza e accettazione, al punto da non voler cadere nell’errore di rincorrerlo, questo passato di gloria. Rimane il dolore, la consapevolezza della dipendenza forzata dalla scrittura, dal cinema, da quella fuga artistica in un altro mondo che gli ha permesso di diventare quello che è oggi»[1].

Riconoscimenti: Il film ha ottenuto moltissimi riconoscimenti. Tra questi nel 2019 ha vinto al Festival di Cannes il Prix d’interprétation masculine (Antonio Banderas) e il Cannes Soundtrack Award (Alberto Iglesias) ed ha concorso per la Palma d’oro e per la Queer Palm. Nel 2020 è stato candidato al premio Oscar come miglior attore (Antonio Banderas) e miglior film internazionale, ai Golden Globe come miglior film straniero e per il miglior attore in un film drammatico (Antonio Banderas) e ai premi BAFTA per il miglior film in lingua straniera.

[1] https://www.comingsoon.it/film/dolor-y-gloria/56030/recensione/ (28/12/2021).

 

Recensione a cura di Fabrizia Venuta

Posted in Cineforum in lingua originale 2021-2022.