Bridge of Spies

30 maggio 2017: Bridge of Spies
di Steven Spielberg (2015)

Titolo italiano film: Il ponte delle spie

Nazione: U.S.A.

Durata: 2 ore e 20 minuti

Genere: Drammatico, Storico, Thriller

Sito italiano: http://www.20thfox.it/il-ponte-delle-spie

Interpreti: Alan Alda, Tom Hanks, Mark Rylance

Trama:  Nell’America della guerra fredda, James Donovan è un affermato avvocato di Brooklyn specializzato nel ramo assicurativo, con un’esperienza nel collegio giudicante del processo di Norimberga. Al momento della cattura della spia sovietica Rudolf Abel, Donovan viene contattato per assumerne la difesa, perché, considerata la sua integrità morale, sarebbe l’esempio di come gli Stati Uniti tutelino i diritti di tutti. Oltre le sue iniziali ritrosie per l’impopolare incarico, l’avvocato subisce le pressioni di tutti, dalla moglie al suo principale, affinché non eserciti una difesa troppo scrupolosa, trattandosi di un sovietico. Ma Donovan instaura un buon rapporto con il cliente e decide di esercitare la professione nel migliore dei modi per difenderlo. L’iter giudiziario farà si che si prospetti la possibilità per uno scambio tra lui e il pilota americano Francis Gary Powers, abbattuto nei cieli sovietici alla guida di un aereo spia U2. L’avvocato parte per Berlino, viaggio che non dimenticherà facilmente…

Commenti: Thriller, film di guerra, film drammatico: difficile etichettare questa ennesima prova di bravura di Steven Spielberg, genio di ogni tipo di genere (dal thriller/horror “Jaws[1]” (1975), alla fantascienza con “Close Encounters of the Third Kind[2]” (1977) e “E.T. the Extra-Terrestial” (1982), alla commedia con “1941[3]” (), all’avventura con “Raiders of the Lost Ark[4]” (1981) e “Jurassic Park” (1993), a film storici come “Schindler’s List” (1993) e “Saving Private Ryan” (1998), all’animazione con “The Adventures of Tintin: The Secret of the Unicorn [5]”, solo per afre un rapidissimo excursus. “Bridge of spies” è un davvero emozionante, scorre per oltre due ore appassionanado lo spettatore e non annoiandolo mai. Splendido esempio di narrazione classica e lineare, dove la retorica è ancora qualcosa di nobile e i personaggi trionfano sulla messa in scena, la pellicola si avvale anche dell’ottima scrittura dei fratelli Coen, con dialoghi splendidi, e di una fotografia costruita ad arte in modo da rendere i colori del tempo. Il ritmo è disteso, arioso e riesce a dare il ritratto cupo e umano di un eroe solo, in un mondo preda della paura, splendidamente interpretato da Tom Hanks. Il film è anche un invito a lottare affinché la giustizia trionfi. La guerra raccontata da Spielberg è quanto mai attuale perché oggi, come durante la guerra fredda, il potere è nell’informazione, come dimostra il recente caso di Julian Assange e Wikileaks. Spielberg sottolinea come siano rivoluzionari al giorno d’oggi la coerenza e l’etica, ed infatti è proprio grazie alla sua passione e alla fiducia nel diritto e nell’umanità che Donovan trova la forza di imporre la sua linea a tutti: russi, tedeschi dell’est e persino ai suoi connazionali. “Bridge of spies” ha ottenuto un altissimo consenso di pubblico: a fronte di un budget di quaranta milioni di dollari, il film ne ha incassati più di centosessantacinque, di cui settantadue solo in patria. Anche la critica ha espresso un giudizio quasi unanime sulla pellicola. Per Maurizio Acerbi «non si può che rimanere sbalorditi e grati davanti a questa grande lezione di cinema» e per Alessandra Levantesi Kezich «È un magnifico classico Il ponte delle spie (…). Classico nel senso che si iscrive nel filone hollywoodiano del dramma di guerra; classico nell’impianto della storia basata su fatti veri; classico nello stile ispirato al cinema Anni ‘40/50: e però, lungi dall’essere di maniera, il classicismo di Steven Spielberg è sempre una magistrale forma di re-invenzione a forte impatto emotivo. Pur nella differenza di epoca. (…) Il tutto costruito su un fluido ritmo narrativo con straordinaria sapienza visiva; e avvalendosi di due emozionanti interpreti: un superbo, umanissimo Tom Hanks nei panni di Donovan; e il teatrante britannico Mark Rylance (…)»[6].

Riconoscimenti: Film pluricandidato e pluripremiato, si è aggiudicato l’Oscar e il British Academy Film Awards 2016 allo straordinario Mark Rylance come “miglior attore non protagonista” (oltre cinque candidature all’Oscar tra cui a “miglior film” e otto candidature ai British Academy Film Awards). In Italia ha vinto il David di Donatello dello stesso anno come “miglior film straniero”.

 

[1] “”Lo squalo”.

[2] “Incontri ravvicinati del terzo tipo”.

[3] “1941 – Allarme a Hollywood”.

[4] “I predatori dell’arca perduta”.

[5] “Le avventure di Tin Tin – Il segreto dell’uncorno”.

[6] http://trovacinema.repubblica.it/film/il-ponte-delle-spie/464431/ (25 maggio 2017)

 

 

Recensione a cura di Fabrizia Venuta.

Posted in Cineforum in lingua originale 2016-2017.